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Anna Duriskaja, una spietata spia rientrata nel suo mondo di misteri a missione compiuta?

Creato il 03 aprile 2015 da Nicola933

Una donna innamorata che si nasconde, in preda al terrore, per non fare una brutta fine oppure una spietata spia rientrata nel suo mondo di misteri a missione compiuta? Di sicuro, almeno per ora, c'è che Anna Duriskaja, 24 anni, occhi color del ghiaccio e fisico da modella, è scomparsa nel nulla.

Tutto il resto, nella vicenda della giovane ragazza di origine ucraina, somiglia sempre di più alla trama di un libro di Frederick Forsyth, lo scrittore britannico maestro dei romanzi di spionaggio, tutti campioni d'incasso, da Il giorno dello sciacallo a II quarto protocollo, tanto per ricordarne due da cui sono stati tratti altrettanti film di successo. Solo che qui è tutto vero. Anna Duriskaja, infatti, era la fidanzata di Boris Nemtsov, 55 anni, ucciso a Mosca con quattro colpi di pistola alle 23.30 del 27 febbraio, mentre passeggiava lungo una via trafficata poco distante dal Cremlino, il palazzo del potere, la residenza ufficiale del presidente russo Vladimir Putin. Al suo fianco c'era Anna, unica testimone, dunque, del delitto, difficilmente frutto di un atto di criminalità non politica.

Anna Duriskaja, una spietata spia rientrata nel suo mondo di misteri a missione compiuta?

Il luogo in cui è stato commesso l'agguato mortale ha un forte valore simbolico. Già, perché Nemtsov era uno dei più tenaci ed esposti oppositori di Putin, notoriamente incline all'uso di metodi poco ortodossi nei confronti dei suoi avversari politici e di chiunque altro si "permetta" di criticare il suo operato. Esemplare, a questo proposito, è il caso delle Pussy Riot, le cantanti arrestate nel marzo 2012 con l'accusa di teppismo e istigazione all'odio religioso per aver messo in scena, durante una celebrazione religiosa nella Cattedrale di Cristo Salvatore, un'esibizione non autorizzata contro Putin.

Nemtsov stava per fare di più. Secondo quanto hanno rivelato alcuni suoi collaboratori, infatti, aveva in programma di rendere pubblico un dossier sulla presenza di truppe russe in Ucraina con informazioni compromettenti per il capo di Stato russo e il suo governo. E, pochi giorni prima di essere assassinato, a un giornalista di una radio moscovita che gli chiedeva se temesse che Putin volesse ucciderlo, Nemtsov aveva risposto: "Spero di no, ma i timori restano".

Adesso si aggiungono anche i dubbi sul ruolo effettivo svolto dalla sua bella e misteriosa fidanzata Anna. E perfino sulla sua reale identità: c'è chi sospetta, addirittura, faccia parte del complotto ordito contro il suo uomo. Interrogata dopo il delitto, per esempio, la donna riferisce che Boris era stato colpito dai colpi sparati dal finestrino posteriore di un'auto bianca. Ma le telecamere disposte lungo la via mostrano invece la coppia sorpresa da un killer nascosto dietro a un camion e che poi fugge a bordo di una vettura scura. "Mi sono confusa, sono sotto choc", ribatte la ragazza agli investigatori, i quali pensano che Anna abbia visto in faccia l'assassino e taccia per timore di una sua vendetta. Sarà questa la verità oppure la testimonianza di Anna era un tentativo, studiato, di depistaggio delle indagini? Alla fine la polizia la lascia andare e lei torna a Kiev, la capitale dell'Ucraina, dalla sua famiglia. E qui il mistero si infittisce ancora di più.

All'indirizzo che la Duriskaja fornisce in città nessuno la conosce né l'ha mai vista: è falso. Sua madre Inna, infermiera, fa avere all'ospedale in cui lavora un certificato di malattia e fa perdere le sue tracce. Il fratello minore di Anna, Bogdan, lascia la scuola che frequenta. "Impossibile che un oppositore di Putin venga ammazzato senza il permesso del potere", sussurrano a Kiev. Vista così, la fuga di Anna e dei suoi parenti sarebbe naturale.

Ma un altro enigma è la professione della ragazza, che dice di essere una modella, però nessuno l'ha mai vista sfilare su una passerella. Suo padre, poi, fa il muratore e guadagna 250 euro al mese: allora lei come ha potuto laurearsi alla National Economical University, la cui retta costa 2 mila euro l'anno? Una sua professoressa dell'epoca ha detto: "Se ne andò a Mosca e quando tornò non la riconobbi: elegante, ben truccata. Non ho mai osato chiederle cosa facesse là". Pare lavorasse con l'agenzia Peter Listerman: serate eleganti con ricchi signori. È tramite questa via che Anna e Boris si conoscono, finendo con il mettersi assieme. Amore vero o un facile sistema per tenere sotto sorveglianza una minaccia per Putin?Al momento l'unica spiegazione del silenzio della Duriskaja viene da Vadim Prokhorov, il suo avvocato: "Anna è in uno stato mentale pessimo e l'unica protezione che ha chiesto è dai giornalisti". Strano, visto che in Russia di solito sono i reporter ad averne bisogno. Una dei più bravi, Anna Po-litkovskaja, uccisa nel 2006 e del cui omicidio non sono stati mai individuati i mandanti, è sepolta nel cimitero di Troyekurovskoye, lo stesso dove riposa Nemtsov. Solo un caso o un avvertimento?


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