Come ogni vero artista, e più ancora un attore, è un attore importante solo quando risulta interprete della propria generazione e testimone del tempo in cui opera. Lasciamo stare certe mostruose rarità - La Duse, Ruggeri - strumenti miracolosi capaci di evolvere e mutare con sensibilità anticipatrice, parallelamente al flusso incessante delle mutazioni d'una cultura, d'un gusto, d'un costume; sempre diversi e nuovi, talora addirittura contradditori, oggi da ieri e domani da oggi.
[...] Ogni attore sarà e deve essere figlio e documento della prorpia stagione anche a costo di esaurirsi in essa.
Ancora ben difese le posizioni contemporanee da una valida pattuglia di interpreti formatisi e affermatisi fra le due guerre, il nostro teatro presenta viceversa una carenza preoccupante - si parla degli alti livelli ben s'intende - per quanto riguarda le nuove leve, quelle in cui la generazione del dopoguerra aspetta di riconoscersi e di confessarsi. L'unica autentica, diciamo pure la parola, grande attrice della ultima e presente generazione è proprio Anna Proclemer. Lo è per le sue straordinarie qualità, lo è, perfino, per certe peculiarità e sofisticazioni destinate forse a rivelarsi la parte caduca di questa tormentata età.
Nella biografia di ogni attore esiste un personaggio che funge da catalizzatore dei suoi più segreti impulsi espressivi, che lo rivela a se stesso e sul quale verifica, manifesta e condiziona la propria arte.
Per la Proclemer questo personaggio fu la protagonista del "Requiem per una monaca" di Faulkner, [...]
LA VOCE DEL PADRONE - QFLP 4099