Magazine Cultura
Mi piace molto Anna Vivarelli, premio Andersen 2010. Non ho letto tutti i suoi libri, e me ne dispiaccio davvero. Scrive molto bene e ha una riconoscibile, ricca e matura cultura. Dopo averla letta in questo weekend, il romanzo e il piccolo libro sul leggere, scritto con Guido Quarzo, penso che abbia una statura notevole. Cosa mi piace principalmente? La sua italianità, l'eco della letteratura italiana, i luoghi, la lingua. Odio il Piccolo Principe è perfetto per essere amato dal mondo intero. Non è un romanzo a tema (bella la puntualizzazione e la citazione di Gianni Celati nel libretto Salani) è un romanzo, è letteratura. Non riesco a non pensare a un altro scrittore italiano, Andrea Molesini, letto anche all'estero. Ciò che non mi piace di Odio il Piccolo Principe è il suo aspetto di libro senza importanza. Questo romanzo merita la cartonatura, la sovracoperta, una grandiosa copertina e un prezzo adeguato. Merita di essere regalato per un'occasione importante, merita di essere recensito da critici all'altezza, e merita di essere notato dagli editori stranieri. Merita anche di diventare cinema.
Ci sono due città, Venezia e Torino, entrambe potenti per lo schermo e città fortemente letterarie. Ci sono i libri protagonisti, ci sono tanti personaggi, tutti splendidamente raccontati. C'è un funerale che commuove, come è giusto che sia, c'è tanta umanità. Grazie Anna!
Grazia Gotti