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Annalisa a Napoli per il “Non so ballare tour”: intervista di Fabio Fiume

Creato il 15 giugno 2013 da Halixa @Halixa

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E finalmente anche il pubblico napoletano potrà incontrare Annalisa, che giunge in città per la prima volta grazie alla tappa del suo “Non so ballare tour“, presso il Teatro Mediteraneo all’ interno della Mostra D’Oltremare, dopo le date zero di Roma e Milano  che hanno registrato il sold out.

Questa è l’occasione anche per noi, per scambiare con lei due chiacchiere in cui ci racconta come sta vivendo questi anni concitati e veloci, che l’hanno portata dal buio delle cantine di Savona ai palchi più importanti  di tutta Italia.

E si presenta sciolta e simpatica Annalisa, tanto che l’intervista perde subito quel canovaccio solito ed impostato di domanda e risposta , per diventare invece una chiacchierata sui generis dove si intrecciano passato, presente e futuro della nostra, tra una risata e l’altra.

Di certo quello in corso per la cantante è un anno fondamentale, con una nuova esperienza di studio, l’album “Non so ballare”, terza avventura su disco, un Festival di Sanremo che ne ha espanso la popolarità anche ai meno giovani ed il primo tour ufficiale

Si, effettivamente è stato un anno molto importante, ricco di esperienze fondamentali. Mi è servito molto, non solo come artista ma anche come persona. E adesso prionti per un’altra avventura con la  partenza, dopo le date di presentazione, del tour ufficiale.

Come ti sei preparata a questa nuova avventura?

In questo momento prendendomi 5 giorni di vacanza per tornare su dai miei per un po’ di relax e calore familiare. Il miglior modo non c’è dubbio.

Prima di entrare ad Amici come era la vita in musica di Annalisa ?

Ho sempre scritto e suonato tanto,  cambiato diverse band, perso il conto dei locali e club in cui mi sono esibita. La gavetta è stata tanta ed Amici è stato per me un’opportunità importante per emergere, non un punto di arrivo. Per non parlare dei luoghi delle prove; basti pensare che per un periodo con la mia band si provava in una sorta di bunker sotto una bocciofila. E poi i garage, le cantine… ecco, sono la regina delle cantine.

E per la regina delle cantine speriamo ci fosse almeno un po’ di vino buono?

Senz’altro! ( ride di gusto ). Uno dei ricordi più belli di quel periodo sono proprio i momenti di pausa e relax.

Ma se non fosse arrivato il talent della De Filippi, avresti continuato a provarci con la musica?

Grazie alla mia laurea in fisica mi sono sempre tenuta pronta per un piano b, anche se dentro di me, non ho mai pensato che avrei smesso di fare musica. Non avrei potuto. Semmai avrei fatto entrambe le cose.

Cosa ascoltava Annalisa da ragazzina?

Non ho mai avuto preclusioni di genere, anche se devo ammettere che le voci erano la cosa che mi catturava di più. Ci fu ad esempio il periodo dei Cranberries di Dolores O’ Riordan….

Vero, tutte le cantanti in quel periodo cercavano di cantare come lei…

Si. Filoni, correnti. Io l’ho amata molto. Poi c’è stata Elisa, Giorgia, tante cantanti internazionali e poi ovviamente Mina.

Ma adesso che sei una cantante professionista, la vita è come te la immaginavi da ragazzina?

No, assolutamente! Non avevo fatto ad esempio i conti con il non avere programmi. E’ impossibile, come fai? Il calendario è opzionale, gli appuntamenti cambiano di continuo. Date che c’erano si spostano o spariscono, altre non previste compaiono all’improvviso. Questo credo che nessuno lo immagini quando appunto sogna di vivere da artista.

Ti hanno sempre accusata, a dispetto della bravura da tutti riconosciuta, di apparire fredda, algida. Con Sanremo però quest’immagine è di colpo sparita. Ci hai dovuto lavorare sopra oppure ritieni che sia semplicemente la gente che abbia capito cose in più di te?

E’ vero! La cosa che però mi faceva arrabbiare è che secondo me prima di dire delle cose bisognerebbe approfondire. Sicuramente sono una persona riservata ad esempio, ma non certo fredda. Magari dopo Sanremo, apparendo di più, questo masso che mi portavo sulle spalle è definitivamente caduto. Ovviamente ne sono contenta.

Ok, macigno tolto, ma arriva subito una nuova tegola: la prima volta a Napoli. Sai che il pubblico partenopeo è temuto da gran parte dei tuoi colleghi?

Certo che lo so, ma non ho granchè paura, forse perchè è vero che non ho mai fatto concerti a Napoli, ma mi ci sono avvicinata molto e devo dire che è sempre andata benissimo. Il pubblico è esigente davvero, però è

anche molto partecipe, caloroso, con pochi freni inibitori e questo ti mette a tuo agio, diventa gratificante. Esempio quando mi sono esibita a Caserta in un noto centro commerciale è stato bellissimo, una vera festa. 

Senza modestia alcuna, dove speri che arrivi Annalisa cantante?

Spero che Annalisa cantante possa andare avanti con dignità, rimanendo fiera domani come oggi delle scelte fatte. E poi certo di sogni ce ne sono tanti, di collaborazioni importanti, ma direi che partirei da questo.

(Fabio Fiume)



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