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“Annata positiva, ma c’è tantissimo da fare”. Amerino Zatta, il bilancio del presidente Benetton

Creato il 07 maggio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

“Annata positiva, ma c’è tantissimo da fare”. Amerino Zatta, il bilancio del presidente BenettonEnnio Grosso per Il Gazzettino

Una stagione non facile. Ma lo si sapeva sin dall’avvio. Il secondo anno in Pro12 è stato un
cammino difficile per il Benetton che ha anche di che rammaricarsi per i tanti punti persi
per strada. La posizione finale della franchigia veneta, arrivata al nono posto alla pari dei
Newport Dragons, infatti sarebbe stata ben migliore se i biancoverdi non avessero sciupato
delle buone occasioni, ciò nonostante si può parlare di un’altra buona annata che va in archivio.
«Al di là della classifica -dice il presidente biancoverde Amerino Zatta – possiamo parlare di una stagione positiva, una seconda stagione in Pro12 nella quale è comunque evidente quanta strada dovremo ancora compiere. Da quanto si è visto, infatti, è lampante che la
preparazione tecnica e le strutture delle avversarie ci sono ben superiori».
All’inizio si parlava di un secondo anno ancor più duro del primo e i fatti hanno confermato questa possibilità.
«L’anno scorso il Benetton è stato la sorpresa del torneo e siamo riusciti ad ottenere dei
risultati che magari alla vigilia potevano essere inaspettati. In questa stagione non potevamo più essere una sorpresa, gli avversari ormai ci conoscono, sanno come giochiamo, quindi hanno preso le contromisure necessarie. E l’anno prossimo sarà ancor più duro anche perché a differenza delle squadre avversarie le nostre non hanno un gruppo di giocatori di pari livello e certe assenze a volte pesano».
Quanto rammarico per i punti persi per strada? «Il rammarico è per non essere riusciti a raggiungere l’ottavo posto. Sarebbe bastato poco, era lì ad un soffio. Peccato. Per quanto riguarda certe partite perse, non dobbiamo nasconderci: le partite si possono vincere ma si possono anche perdere e se abbiamo perso delle gare che sembrano già nostre, significa che qualcosa non è stato fatto».
Il futuro? «Come ho detto, la prossima stagione sarà ancor più difficile di quella appena conclusa. Ci vorrebbero in rosa 40 giocatori tutti di pari livello, purtroppo però in Italia non c’è la possibilità di alimentare adeguatamente le squadre che giocano in Pro12 non essendoci un serbatoio all’altezza. Sarebbe come possedere una Ferrari ma non avere la benzina per farla funzionare. Con questi presupposti, quindi, è naturale che la nostra strada sarà sempre in salita».


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