Se c’è un libro, anzi: una serie, e più ancora un personaggio che ha influenzato la sua vita fino a diventare un vero e proprio alter ego della ‘povna, questo è sicuramente Anne of Green Gables, di Lucy Maud Montgomery – anche conosciuta Anna dai capelli rossi, dal nome dell’anime del progetto World Masterpiece Theater che l’ha reso celebre in Italia.
In tutto, sono nove i volumi che parlano delle avventure di Anne (scritto con la -e finale, come puntualizza da subito la protagonista, fin dal primo libro): e cioè, rispettivamente, Anne of Green Gables, Anne of Avonlea, Anne of the Island, Anne of Windy Poplars (o Willows, in paesi diversi da Canada e USA), Anne’s House of Dreams, Anne of Ingleside, Rainbow Valley, Rilla of Ingleside e The Blythes Are Quoted. Ma in Italia ne sono stati pubblicati solo i primi sei al massimo (attraverso quella mai troppo lodata iniziativa che furono le “edizioni integrali” della Collana Corticelli della Mursia).
Per chi mastica l’inglese si possono però trovare qui, quasi tutti. Ed è legittimo scaricarli per leggerli su kindle, in ottimo formato e-book.
La ‘povna si scusa, ma non riesce ad aggiungere parole a questa recensione provvisoria e un poco traballante. Ma oggi è il giorno del trasloco definitivo, via da tutto. E, se da un lato le piaceva iniziare ancora una volta in nome della sua Anne il viaggio, dall’altro gli operai si avvicinano, minacciosi, alla sua postazione internet, portando via il tavolo da sotto il portatile (e tirandole da sotto il culo via la sedia).
Ma non per questo, nonostante tutto, la ‘povna poteva sottrarsi. E ovviamente partecipa al Venerdì del libro.