Magazine Cultura

Anne stuart e la famiglia rohan, ...

Creato il 09 marzo 2011 da Isn't It Romantic?

ANNE STUART E LA FAMIGLIA ROHAN, SECONDA PARTE.

Come vi avevamo promesso , vi presentiamo oggi il secondo libro della serie Rohan  che in questi giorni vede nelle edicole l'uscita invece del primo libro dal  titolo Innocenza e Seduzione. Per l'occasione abbiamo avuto il piacere di ospitare l'autrice nel nostro salottino e se vi siete perse l'intervista potete recuperare cliccando qui.
In occasione della pubblicazione  di questa serie, l’autrice ha voluto scattare una fotografia virtuale dei suoi protagonisti  delineandone le caratteristiche principali. Apparentemente potrebbe sembrare dura la vita delle donne al fianco  dei dark heroes stuartiani, sopratutto se non si possiede l'intelligenza per dipanare le matasse intrecciate da questi manipolatori psicologici sopraffini, a cui va aggiunta anche la capacità di saper perdonare per fare i conti e convivere con il passato oscuro e travagliato dei loro uomini.  E se le protagoniste appaiono vulnerabili sotto un apparente strato di forza d’animo, (Anne in prima persona si vede così e le piace dipingere allo stesso modo le donne dei suoi romanzi.)  l'autrice risponde che  di fatto sono delle superdonne che devono gestire uomini senza scrupoli,  pericolosi e molto sexy. Però la caratteristica più importante che non deve mai mancare ai personaggi femminili dei suoi romanzi è lo spirito di adattamento. Le donne protagoniste della serie Rohan si troveranno coinvolte in situazioni davvero difficili ( rapimenti, orgie, incendi), devono mantenere il sangue freddo e sapersi destreggiare  per poterne uscire con pochi danni. Come se la sarà cavata Charlotte alle prese con niente di meno che il figlio di Francis, Adrian Rohan?

Se volete saperne di più sul primo libro, potete leggere qui la doppia recensione del primo libro Breathless.

RECENSIONE RECKLESS di Anne Stuart

ANNE STUART E LA FAMIGLIA ROHAN, ...

Editore: Mira books

Anno: 2010

Genere e ambientazione: storico, Inghilterra 1804

Collegamenti con altri libri: secondo  libro della serie Rohan così composta:

1- Ruthless (2010), protagonisti Francis Rohan e Elinor Harriman

2- Reckless ( 2010) protagonisti Adrian Rohan e Charlotte Spenser

3- Breathless ( 2010) Miranda Rohan e Lucien de Malheur

4- Shameless, previsto nel 2011.

Livello di sensualità: hot/bollente

Adrian Alistair Rohan ha perso la sua fede, e ora, come membro convinto della depravata Heavenly Host, si smarrisce nel suo unico piacere: la seduzione e la rovina di donne bellissime. Ricco, bellissimo ed abile in maniera devastante nelle arti amatorie, non fallisce mai una conquista... fino a Charlotte Spenser. Di fronte a Charlotte c'è un futuro desolato e senza passione, ma niente di tutto ciò ha importanza per Adrian, che la vede come un giocattolo da usare in attesa di prede migliori. Ma sotto il suo aspetto dimesso, Charlotte è una donna incantevole, brillante, e, attirata nel mondo di Adrian, presto lei diventa la seduttrice, e lui il sedotto.

RECENSIONE by ELNORA

rating: 7.5/10

La Stuart non commette l’errore di offrire alle lettrici una copia sbiadita e insipida del protagonista di Ruthless, perché si sa che l’originale è sempre il migliore e di Francis ce n’è uno solo. Dissolte le nebbie oscure che vorticavano intorno alla figura paterna, Adrian Rohan si presenta come il classico rampollo libertino, scapestrato e dissoluto. In questo nuovo eroe della Stuart- frutto di un amore consolidato- le ombre che sono state di Francis si sono rischiarate, complice indubbiamente anche l’influenza materna di Elinor. Forse è per questo che dei tre libri della serie Rohan, Reckless è quello che in misura minore ha conquistato il mio cuore, avido di animi tormentati e oscuri. Ma se le ombre di Ruthless si disperdono nella discendenza di Francis, l’erotismo, che in con Francis era stato quasi tenuto a bada, in questo secondo capitolo si addensa e si riverbera fra le pagine del romanzo con toni lussuriosi e sul filo dello scandalo, dipanandosi inizialmente fra i labirinti e cunicoli dell’Heavenly Host. Preparatevi ad entrare in un luogo dove il piacere è l’unica cosa che conta, un territorio proibito le cui regole - quando esistono- rincorrono logiche totalmente ribaltate. E’ in questa terra di perdizione che metterà piede anche la nostra eroina, curiosa e titubante, illudendosi di poter rimanere a guardare giochi e costumi deliziosamente perversi in veste di semplice spettatrice. Ma Adrian è in ogni caso l’erede del re degli Inferi e seppure può mancare della scelleratezza tenebrosa del padre, è capace di sequestrare la nostra eroina per farla soggiacere ad ogni sorta di piacere dissoluto, al contempo salvatore e carnefice sensualissimo. Certo buon sangue non mente, e Adrian ci mette davvero poco a scaricare Charlotte con tutta la noncuranza di cui può essere capace solo un figlio della penna della Stuart per quanto ammansito. Ma l’autrice questa volta ci sorprende attraverso la protagonista femminile ( solitamente il suo tallone di Achille in altri romanzi): Charlotte è quasi tenera nella sua attrazione verso Adrian, attrazione di cui è consapevole ma che non cerca di soffocare mentendo a sé stessa, è decisa, coerente e fa di tutto per non apparire debole agli occhi del debosciato e annoiato Rohan junior, senza per questo scadere in quei misunderstandings ridicoli e irritanti. L’attrazione sessuale fra i due protagonisti vibra nei loro dialoghi intelligenti e zeppi di ironia, nei quali risaltano l’indolenza giovanile di Adrian e l’acume di Charlotte, che non fa finta di scappare come spesso accade alle protagoniste della Stuart, ma affronta tutto, con dignità e nervi saldi, almeno in apparenza, perché se Charlotte cede lo fa sempre e solo in privato. Per quanto scevra delle atmosfere buie a cui la Stuart ci aveva abituato, questa è una storia godibilissima, dove seppur con qualche piccolo inciampo l’autrice ci regala un ritmo narrativo vivace e una meravigliosa caratterizzazione dei personaggi, anche di quelli secondari. In particolare la storia in secondo piano di Lina e Simon porta con sé l’eco di Barbara e Nathaniel de Il Lord del mistero, anche se purtroppo pur provandoci non riesce a raggiungerne i toni. Fra balli in maschera e baci rubati in carrozza, fra riunioni al capezzale di amici morenti assurti a deus ex machina delle situazioni amorose e scene che assumono quasi il sapore di commedia teatrale, fra proposte di matrimoni scandalosamente irriverenti e cappelle dai nomi indecenti, la Stuart vi delizia con la sua classe e la sua originalità una volta tanto fuori dalle atmosfere gotiche e dai suoi dark heroes tenebrosi.

RECENSIONE by  POPPY77

rating: 7.5//10

Charlotte Spenser è una ragazza decisamente nata nell'epoca sbagliata. Molte sono infatti le sue qualità che non vanno per nulla d'accordo con i rigidi canoni dell'epoca: ha una figura alta e procace, i suoi capelli sono una massa di corposi riccioli rossi inoltre, come se non bastasse, ha un'intelligenza brillante, vivace e anticonformista che la porta spesso a infischiarsene delle convenzioni e a ignorare le regole dell'etichetta. Se poi aggiungiamo che i suoi genitori sono morti senza lasciarle che una misera rendita, non c'è da stupirsi che a trent'anni suonati non abbia trovato uno straccio di fidanzato disposto a sposarla. Ma Charlotte non è tipo da perdersi d'animo, infatti è andata a vivere con una bellissima cugina la quale, complice la propria condizione di vedova che le garantisce una discreta libertà, non si nega peccaminosi passatempi nei depravati e orgiastici raduni del Heavenly Host: l'esclusivissimo circolo di aristocratici che si incontrano per abbandonarsi ai piaceri più dissoluti. La nostra storia ha inizio quando Charlotte chiede alla cugina di portarla proprio ad uno di questi raduni: se è vero che ha rinunciato senza rimpianti all'idea di sposarsi è pur vero che l'aspetto carnale e passionale della vita di una coppia la incuriosisce parecchio e desidera, anche se assolutamente solo da spettatrice, capirne un po' di più. La donna accetta ma in realtà ignora il vero motivo di tanta ostentata curiosità...Charlotte infatti ha un segreto che va ben oltre l'innocente erudizione antropologica: da anni ama e ammira da lontano con l'ardore di una sedicenne alla prima cotta, Adrian Rohan, il bellissimo, spregiudicato e licenzioso figlio di Francis, l'indimenticato protagonista del primo libro della saga. E se i geni non mentono e la mela non cade mai lontano dall'albero sappiamo cosa aspettarci dallo splendido conte. Ed infatti Adrian non solo è un assiduo frequentatore degli scatenati baccanali del circolo come lo era stato suo padre, ma dall'illustre genitore ha ereditato anche una vorace e irresistibile sensualità. Quello che però Charlotte non sa è che lui si è accorto della tremenda cotta che la ragazza ha per lui e non ne è rimasto indifferente. In una notte catarticav e speciale Adrian si trasformerà da preda in cacciatore perché la naturale passionalità della giovane gli impediranno di lasciarla andare dopo una torrida notte d'amore. Qualcuno però non è per niente felice dell'insolita e nuova ossessione del bellissimo conte ed è disposto a tutto per togliere di mezzo l'oggetto del suo nuovo appassionato ardore...

Devo essere sincera...all'inizio questo romanzo non mi convinceva molto: un po' forse perché avevo appena finito di leggere Ruthless e Francis mi aveva decisamente conquistata su tutti i fronti, un po' perché ho trovato subito poco convincente certi aspetti della figura di Charlotte: una donna di trent'anni che si comporta, da un lato, come una sedicenne tutta rossori e sospiri per un uomo che ha a mala pena il coraggio di avvicinare, dall'altro come una curiosa e sfacciata "guardona" che si traveste per andare a sbirciare una festa orgiastica....insomma decisamente poco credibile. Lo stesso Adrian è una figura tutto sommato sbiadita se paragonato al padre: la sua rabbia, la sua noia esistenziale appaiono poco convincenti; nel suo passato non ci sono dolori o traumi così profondi che possano giustificare la sua insoddisfazione e i suoi vizi: ne emerge un personaggio poco incisivo che all'inizio ci appare tutto sommato un po' banale e incolore. Poi però Adrian si spoglia...letteralmente....e il romanzo cambia regime! Eh sì, perché se c'è una cosa che Adrian Rohan è bravissimo a fare è proprio l'amore. Anne Stuart esce infatti dai suoi soliti canoni di passioni cerebrali giocate tutte su complesse trame psicologiche e ci regala un romanzo dalla forte carica erotica, pieno di sensualità e decisamente caldo, così caldo che sembra quasi scritto da un'altra autrice. Questo però non deve spaventarvi: se normalmente riesce a rendere sensuali i suoi romanzi con poche tratteggiate, scene d'amore, immaginate cosa può fare quando consapevolmente decide di scrivere una trama hot! Reckless è quindi un romanzo che non rispecchia assolutamente le trame a cui la Stuart ci ha abituati: è un libro focoso e passionale che ci cattura per la forte alchimia che si instaura fra i due protagonisti facendoci passare sopra certe debolezze che li caratterizzano. Ma soprattutto rappresenta una sosta necessaria e una parentesi leggera prima di avventurarci nel mondo cupo di Breathless e del suo temibile e oscuro protagonista, Lucien de Malheur. Per cui preparatevi a una lettura decisamente calda e non diteci che non vi avevamo avvertite...

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :