Anni 90' coi vetri appannati

Da Marlenetrn


Quando ci sono giornate come questa. Che piove a dirotto, che fa freddo, che il sole non sembra neanche essere sorto tanto è grigio, che l’unico posto in cui si sta bene è sotto le coperte, mi ritornano sempre in mente immagini di quando ero piccola.
Nel senso che quando ero piccola, non me fregava niente se pioveva, nevicava o c’erano 40° all’ombra.
Quando ero piccola, la mattina mia madre mi svegliava, a prescindere dalla situazione meteorologica, andavo in cucina e facevo colazione. Sul tavolo c’erano le tazze della Ferrero, quelle che si prendono con il minimo dei punti, sulle merendine, quelle che anche se siamo cresciuti a pane e merendine mia madre riusciva a mettere insieme solo il minimo dei punti necessari, tutti gli altri svanivano nel nulla.
Il nesquick, non mancava mai, ogni tanto mio padre provava a sostituirlo con l’orzo bimbo o altre polveri di dubbia provenienza, ma non c’era paragone il nesquick è sempre il nesquick. Una, anzi due, ma anche tre, no è ancora troppo chiaro, meglio quattro, quattro cucchiai colmi di cacao che plu!pluf!pluf!pluf! finivano nel latte che non era più latte ma una bomba calorica di cui mi porto ancora dietro gli effetti devastanti.
Poi c’erano i Bicolore dei biscotti che comprava sempre mia nonna dal suo panettiere di fiducia, chiamarli biscotti è un eufemismo, erano vere e proprie “panelle”, lunghi, spessi e rigati che uno bastava per stare sazia tutto il girono. Li spezzettavo e li lasciavo affogare nel latte, ci mettevano un po’ a spappolarsi, mi aiutavo con il cucchiaio e simulavo una guerra.
Vai giù brutto mostro, devi morire affogare, stunf! Stunf! ti farò in mille pezzi, esprimi il tuo ultimo desiderio che tra un po’ sarai mangiato, e mentre tenevo giù nel latte i pezzi di biscotto, guardavo le bollicine d’aria venire su, quando finivano il mostro era ormai stecchito. Se l’avessi mangiato prima della fine delle bollicine si sarebbe rivoltato nel mio stomaco per vendicarsi. Non è che abbia un animo guerrafondaio ma se cresci con un fratello maschio, impari anche a fare la guerra coi biscotti.
Spappolati per bene, nella tazza non restava che un pappone marrone, dolcissimo, che buttavo giù a cucchiaioni sbrodolanti, tutta soddisfatta.
Poi c’erano i cartoni animati, le tartarughe ninja, Denver, i puffi, Memole e Anna dai capelli Rossi. Dieci minuti di riposo, per dare inizio alla digestione e poi via verso scuola.
La colazione doveva darmi la carica per cominciare la scuola e invece a me, mi conciliava l’abbiocco.
Bene, con questo avete fatto un bel tuffo negli anni 90‘, nella vita di Marlene.
Che si sono nata negli anni 80’ ma fino a che ho preso coscienza di me erano già belli che finiti!!
In piu avete sprecato cinque minuti della vostra vita, che se ci mettiamo che è una giornata di merda perderli così potrebbe risultare anche come una cosa buona e giusta. Ma ci credete se vi dico che ho tutti i vetri di casa appanati, tanto fa freddo fuori?
Domani mattina prenderò un treno per Roma e quando devo partire ho sempre una certa ansia. Ciao.

Song:
Municipale Balcanica - Arlecchino


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