Regia di Luigi Zampa
con Nino Manfredi (Omero Battifiori), Gino Cervi (podestà Salvatore Acquamanno), Gastone Moschin (Carmine Passante), Salvo Randone (dottor De Vincenzi), Michèle Mercier (Elvira Acquamanno), Rosalia Maggio (Donna Nunzia Acquamanno), Giuseppe Ianigro (Nicola De Bellis), Angela Luce (Donna Rosa De Bellis), Carla Calò (la moglie del preside).
PAESE: Italia 1962
GENERE: Commedia
DURATA: 110′
1937, Puglia. In un paesino a 20 km da Alberobello arriva l’assicuratore Omero Battifiori, in caccia di nuovi clienti. Podestà e soci lo scambiano per un gerarca fascista e fanno di tutto per fare bella figura…
Scritta da Ettore Scola, Ruggero Maccari e dal regista partendo da un’idea di Sergio Amidei e Vincenzo Talarico, una divertente commedia all’italiana che si diverte ad irridere la mentalità fascista. Comunistaccio della prima ora, Zampa è convinto che l’unico modo per indebolire l’ideologia fascista (e i neofascismi rinati negli anni ’60) sia riderci sopra. Lo fa con una storia surreale ma assai divertente, piena di battute e scene da antologia (quella delle “mucche spostate” fa ormai parte dell’immaginario comune). E l’ultima parte, inaspettatamente, rivela una struggente, realistica malinconia che è lucidità di giudizio. Manfredi perfetto, ma i comprimari non gli sono da meno. Cervi, tra un Peppone e l’altro, si diverte a “cambiare sponda”. Ogni tanto è circolato come “GLI anni ruggenti”. Da vedere.