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Anna Frank Anna nacque a Francoforte sul Meno, in Germania, seconda figlia di Otto Heinrich Frank (12 maggio 1889 – 19 agosto 1980) e di sua moglie Edith Hollander (16 gennaio 1900 – 6 gennaio 1945), proveniente da una famiglia di patrioti tedeschi che prestarono servizio durante la prima guerra mondiale. Aveva una sorella maggiore, Margot Betti Frank (16 febbraio 1926 – marzo 1945). Lei e la famiglia dovettero spostarsi ad Amsterdam per sfuggire alla persecuzione dei Nazisti. Appena tredicenne, dovette nascondersi con la famiglia nell'Achterhuis, un piccolo spazio a due piani posto sotto i locali della compagnia di Otto. (Questo Achterhuis era situato in un vecchio – ed abbastanza tipico – edificio sul Canale Prinsengracht, nella parte ovest di Amsterdam, a circa un isolato dalla Westerkerk.) La porta dell'Achterhuis era nascosta dietro una libreria. Vissero li dal 9 luglio 1942 al 4 agosto 1944, durante l'occupazione nazista. Nel nascondiglio trovarono rifugio 8 persone: Otto e Edith Frank (i genitori di Anna); la sorella maggiore Margot; il Signor Dussel, un dentista ebreo (vero nome, Fritz Pfeffer); e i coniugi van Daan con il loro figlio Peter (vero cognome, van Pels). Durante quegli anni Anna scrisse un diario, descrivendo con considerevole talento le paure causate dal vivere in clandestinità, i sentimenti per Peter, i conflitti con i genitori, e la sua aspirazione di diventare scrittrice. Dopo più di due anni, una soffiata di un informatore olandese portò la Gestapo al loro nascondiglio. Vennero arrestati dalla Grüne Polizei e il 2 settembre 1944 Frank e la sua famiglia vennero caricati su un treno merci che andava da Westerbork ad Auschwitz, dove giunsero tre giorni dopo. Nel frattempo Miep Gies ed Elly Vossen, due delle persone che si erano prese cura del gruppo durante il periodo passato nel nascondiglio, trovarono il diario e lo misero al sicuro. Anna, Margot ed Edith Frank, i van Pels e Fritz Pfeffer non sopravvissero ai campi di concentramento tedeschi (nel caso di Peter van Pels, alle marce della morte tra un campo e l'altro). Margot e Anna passarono un mese ad Auschwitz-Birkenau e vennero poi spedite a Bergen-Belsen, dove morirono di tifo nel marzo 1945, poco dopo la liberazione. Solo il padre di Anna sopravvisse ai campi di concentramento (Morì nel 1980). Miep gli diede il diario ed egli lo aggiustò per la pubblicazione con il titolo di I diari di Anna Frank. Da allora è stato pubblicato in 55 lingue. Nelle immagini: Amsterdam Casa di Anna Frank
Da: TWIMC Storia e Memoria . 619
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