Ano Natsu de Matteru: Prime impressione sull’estate che aspettiamo

La settimana di pausa dovuta allo sviluppo della nuova grafica del blog, anche se è stata soddisfacente, mi ha lasciato indietro con molto lavoro e di conseguenza mi sa che dovrò stringere i tempi, cercando di scrivere quello che mi ero ripromesso di scrivere: Le impressioni sugli anime invernali che sto seguendo o ho intenzione di seguire. Questa volta tocca ad Ano Natsu de Matteru (あの夏で待ってる).

Devo premettere che ho sviluppato una certa antipatia per questo anime, forse perché ho scoperto che la storia è stata scritta dagli autori di Onegai Teacher e di Onegai Twins, due serie (soprattutto la prima) che mi hanno irritato particolarmente.

E in effetti come in Onegai Teacher anche qui è presente il tema dell’alieno, almeno dalle prime battute.

Dunque la storia inizia con la morte del protagonist… ehm no, mi sto confondendo con High School DxD. Oddio, a dire il vero non si capisce, ma la storia inizia con il protagonista alle prese con la sua video camera e all’improvviso cade qualcosa dal cielo.

Quella cosa cadendo esplode, e il tizio non sembra messo bene.

Comunque si ritrova a casa, e il giorno successivo scopre che nella sua scuola si è trasferita una nuova ragazza dai capelli rossi, ma che però frequenta il terzo anno (lui frequenta il secondo).

Comunque sia, spinto dai suoi amici in qualche modo finisce col parlare con lei e insieme decidono di fare un film o qualcosa del genere.

Tra gli amici c’è anche Kanna, una ragazza che pare avere una cotta per Kaito, il protagonista (i soliti fortunati).

Per situazioni che possono succedere solo in un anime, Ichika (la rossa) finisce per essere ospitata a casa di Kaito (come se la fortuna finora fosse poca).

A questo punto, passata la notte, l’indomani lei se ne va e tutto ritorna normale… Ma ovviamente siamo in un anime ed è ovvio che non sarà così…

Eccovi quindi servito il triangolo formato da Kaito e le due ragazze Ichika e Kanna (nella preview avevo scritto che si trattasse di Remon, sinceramente non so se sono stato io a sbagliare quando l’ho scritto o era errata la fonte da cui l’ho letto, ma è più probabile quest’ultima, visto che questo nome non sapevo nemmeno esistesse).

Vogliamo insaporire un po’ la storia? Eccovi serviti, infatti Ichika è arrivata sulla terra con una navicella spaziale (è un’aliena quindi?) e l’incidete di prima è stato provocato proprio da lei.

Ma se Kaito si innamora della senpai Ichika, Kanna è innamorata di Kaito, perché non fare che Tetsurō (un altro amico della combriccola) sia innamorato di Kanna?

Ma io voglio sbilanciarmi di più, e se Mio fosse innamorata di Tetsurō? Ma se completiamo il giro supponendo che Ichika è innamorata di Remon e Remon di Mio? facciamo un bel giro giro tondo.

Ok cancellate l’ultima frase che forse sono andato fuori storia, ma di Mio con Tetsurō qualche sospetto ce l’ho davvero.

Al di la di fantasticherie probabilmente si prevede una specie di triangolo con un incognita creata da Tetsurō, che potrebbe espandere le relazioni. Inoltre se l’autore di Onegai Teacher è fedele al suo stile, la storia dell’alieno è soltanto un espediente per abbellire una storia, che senza sarebbe anche piuttosto scialba.

La storia fino a questo punto non mi ha per niente sbalordito e per certi versi è anche molto prevedibile, però devo dire che i personaggi risultano simpatici a parte il protagonista (il solito sfigato fortunato) e Remon (ha una risatina che mi verrebbe  voglia di strozzarla).

Voglio spendere una parolina in più su Ichika, l’aliena; inizialmente devo dire che non mi ha fatto molta simpatia, ma nel giro dei tre episodi che ho visto, mi ha impressionato in maniera positiva. Gran parte del merito probabilmente va alla sua doppiatrice Haruka Tomatsu, la stessa di Anaru in Ano Hana, devo dire infatti che è davvero molto azzeccata, i suoi momenti di imbarazzo sono molto divertenti.

Dal punto di vista tecnico devo purtroppo notare che Masayoshi (il character design) ha voluto tenere uno stile simile a quello di Ano Hana (ha curato anche lì il character design), stile che non mi aveva molto convinto, quindi anche il character design di Ano Natsu de Matteru non mi soddisfa per nulla, soprattutto nel disegno del protagonista (Masayoshi probabilmente ha una fissa per i riccioli, come per i capelli rossi). In generale il tratto dei visi è poco particolareggiato e in alcune scene i fisici un po’ sproporzionati.

Elemento positivo forse sono i colori (come lo era per Ano Hana), infatti i colori molto accesi e brillanti fanno respirare allo spettatore quell’estate che è nel titolo (natsu significa estate) e che caratterizza il periodo in cui è ambientata la storia.

La storia non brilla per originalità e mi ricorda per molti punti quella di Onegai Teacher, ma il mio cuore romantico mi impone di seguirla e vedere gli sviluppi di una storia che spero potrebbe regalare qualche sorpresa.

Continuerò a non capire che diavolo ci fa una serie dal titolo estivo nel periodo invernale, l’avrei digerita di più nella primavera ma vabbè, ormai è andata.

Vedi anche:

• Ano natsu de matteru: Quando l’estate arriva in inverno
• Gli anime della stagione invernale 2012
• Note finali sugli anime invernali