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aNobii, Goodreads e case editrici: l'opinione di Luca Lorenzetti

Creato il 21 novembre 2011 da Martatraverso
aNobii, Goodreads e case editrici: l'opinione di Luca Lorenzetti 1) aNobii o Goodreads? O tutti e due?
Secondo me non è necessario fare una scelta di campo. Dipende molto dall’uso che se ne vuole fare: se si vuole investire del tempo per animare la community dei propri lettori, credo sia bene concentrarsi su uno solo dei due, altrimenti può essere molto impegnativo..
aNobii ha dalla sua una maggiore popolarità in Italia, anche se Goodreads sta prendendo lentamente piede. Per le case editrici italiane interessate ad un pubblico anglofono, ad esempio, Goodreads non è da sottovalutare.
2) Perché è importante per una casa editrice usare aNobii e Goodreads?
Le prime cose che mi vengono in mente: per avere un’opinione di prima mano sui propri libri da parte dei lettori, per creare community, per aggregare persone attorno a temi specifici che vengono trattati all’interno dei libri. Goodreads ha delle ottime features che incentivano le persone a discutere attorno ai libri e agli argomenti in essi trattati. Anche aNobii ha i suoi gruppi, ma Goodreads mi sembra più articolato in questo senso.
3) Quanto aNobii e Goodreads sono utili nell'attività promozionale di una casa editrice?
Il loro peso non è da valutare in termini di promozione, quanto piuttosto in termini di aggregazione del proprio pubblico attorno ai libri e ai loro autori, attorno a interessi comuni o argomenti specifici.
L’uso dei social network a mio avviso rientra nell’ottica del creare valore attorno ai propri prodotti (in questo caso i libri) e del fidelizzare i propri utenti. La vendita in questo caso non è un obiettivo diretto, bensì una conseguenza.
4) Come una casa editrice dovrebbe usare aNobii e Goodreads?
Una delle politiche che mi piacerebbe fosse adottata in modo più diffuso dalle case editrici è l’invito ai propri autori a essere presenti su questi (e altri) social network, creando un profilo e un contatto diretto con i propri lettori. Una delle cose che ad esempio mi piacciono di Goodreads è la possibilità di creare una pagina per l’autore, che di fatto è pensata come un aggregatore di tutte le sue attività, sia all’interno del social network stesso che più in generale in Rete.

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