Il Comico genovese Beppe Grillo
di Vincenzo Saponaro
(Ecodifoggia.it) - Il sito di Beppe Grillo, il comico che sta spopolando per aver fondato il partito dell'anti-politica, è bloccato da ieri. Secondo il comico genovese, l'attacco non è opera di Anonymous, un gruppo di hacher con cellule in tutto il mondo, con l'obiettivo di bloccare e forzare siti governativi, politici o religiosi. Anonymous, come più volte dichiarato dagli stessi membri, non ha lo scopo di danneggiare i siti web o il materiale presente, gli atti compiuti sono solitamente dimostrativi, per mettere in evidenza la fragilità del web e per avvertire la popolazione che i dati sensibili possono essere forzati e visualizzati da molti esperti. "L'attacco contro www.beppegrillo.it NON è opera di Anonymous. Chiedo aiuto alla Rete, e ovviamente anche ad Anonymous, per identificare il gruppo che ha bloccato il sito". Ha scritto Beppe Grillo su Facebook e Twitter, ma poche ore più tardi ecco arrivare la smentita e la rivendicazione dell'attacco da un Tweet del profilo di Anonymous, "Salve Beppe Grillo, Anonymous oggi ha deciso di regalarti un po' della sua attenzione. Il semplice fatto che l'accesso alle tue liste sia proibito agli stranieri, che tu sia un populista che cerca di raccogliere consensi senza arte ne' parte e che per più volte ha magistralmente eseguito il saluto romano al tuo seguito e ai media, sostenendo la politica di repressione fascista, basterebbe per giustificare il perché di tanto accanimento". E il messaggio si conclude con "ti ringraziamo per aver fatto tremare la politica italiana (seppur blandamente) ma dovresti dare le chiavi del tuo movimento a chi porta avanti la causa, cioè al cittadino stesso, evitando di speculare e lucrare ancora sui tuoi spettacoli che di candido non hanno nulla ma sono sordidi di ipocrisia e menzogne". All'interno del movimento di hacker però ci sono posizioni differenti, anche se tutti confermano l'avvenuto attacco, qualcuno sembra essere contrario perché il gesto andrebbe "contro uno dei principi che ci siamo posti all'inizio di questa avventura con i gruppi internazionali: cioè non attaccare media/blog, quindi di conseguenza chi l'ha fatto non ha rispettato questa regola condivisa comunemente e ha solamente rovinato la reputazione di qualcosa più grande e profondo di un semplice attacco Ddos. Con questa penso che sia chiaro. Ora scrivete quello che volete. Cioè, scrivete quello che vi dicono di scrivere".
This post was written by Vincenzo Saponaro
nato a Foggia il 13 maggio 1990 si diploma come ragioniere programmatore nel 2009 e si iscrive alla facoltà di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Bari. Attualmente scrive per l'Eco di Foggia