Il film comincia con i giorni nostri, a Manhattan. All’interno di un teatro uno storico ci introduce nella questione: "Shakespeare, un impostore?". Carrellata in avanti e lo spettatore viene trasportato alla fine del XVII secolo. Il Conte Edward De Vere aspira a cambiare il mondo con le sue parole. I tempi in cui vive sono terribili (epidemie, guerre, soprusi, povertà) e il suo Paese, guidato da Elisabetta I è in bilico. Insomma, una storia assai complessa in cui si staglia anche la figura di Shakespeare: la leggenda vuole che sia stata una vendetta della stessa regina Elisabetta... Questo regista mi ricorda pessime catastrofi e fine del mondo, qui presuntuosamente veste i panni di storico e con piglio appassionato cerca di convincerci che no, Shakespeare in realtà non è mai esistito e la sua non è altro che una storia di passione e vendetta. Notevole l'impatto visivo e il cast di attori, l’Inghilterra elisabettiana è descritta in modo convincente nell’incontro di luci e ombre, nebbie e albe. Il resto però è modesto e tutto sommato pretestuoso, per non dire arrogante. Il dibattito storico di cui fa accenno Emmerich all’inizio del film è in realtà assai più complesso di come la vuole raccontare. Un centinaio le teorie a riguardo del problema sulle paternità delle opere di Shakespeare, e difficilmente si troverà una soluzione univoca. Un solo punto di vista e il resto? Alla fine del film ci si sente confusi, spaesati: cosa c’entra Roland Emmerich, l'uomo dai grandi effetti speciali, con Shakespeare? Secondo questa presunta teoria del complotto, il vero autore delle tragedie e delle commedie shakespeariane sarebbe stato il Conte di Oxford e su questo assunto Emmerich costruisce la sua romanzata versione dei fatti. Il vero William Shakespeare sarebbe un attoruncolo ignorante, ubriacone e frequentatore di prostitute. Il difficile mestiere di scrittore dell’epoca emerge come un covo di serpi pronte a tutto pur di affermarsi sulle altre. Coinvolgono le sequenze delle rappresentazioni teatrali delle opere di Shakespeare con la folla in delirio. E gli incesti? Bocciato
Magazine Cinema
Il film comincia con i giorni nostri, a Manhattan. All’interno di un teatro uno storico ci introduce nella questione: "Shakespeare, un impostore?". Carrellata in avanti e lo spettatore viene trasportato alla fine del XVII secolo. Il Conte Edward De Vere aspira a cambiare il mondo con le sue parole. I tempi in cui vive sono terribili (epidemie, guerre, soprusi, povertà) e il suo Paese, guidato da Elisabetta I è in bilico. Insomma, una storia assai complessa in cui si staglia anche la figura di Shakespeare: la leggenda vuole che sia stata una vendetta della stessa regina Elisabetta... Questo regista mi ricorda pessime catastrofi e fine del mondo, qui presuntuosamente veste i panni di storico e con piglio appassionato cerca di convincerci che no, Shakespeare in realtà non è mai esistito e la sua non è altro che una storia di passione e vendetta. Notevole l'impatto visivo e il cast di attori, l’Inghilterra elisabettiana è descritta in modo convincente nell’incontro di luci e ombre, nebbie e albe. Il resto però è modesto e tutto sommato pretestuoso, per non dire arrogante. Il dibattito storico di cui fa accenno Emmerich all’inizio del film è in realtà assai più complesso di come la vuole raccontare. Un centinaio le teorie a riguardo del problema sulle paternità delle opere di Shakespeare, e difficilmente si troverà una soluzione univoca. Un solo punto di vista e il resto? Alla fine del film ci si sente confusi, spaesati: cosa c’entra Roland Emmerich, l'uomo dai grandi effetti speciali, con Shakespeare? Secondo questa presunta teoria del complotto, il vero autore delle tragedie e delle commedie shakespeariane sarebbe stato il Conte di Oxford e su questo assunto Emmerich costruisce la sua romanzata versione dei fatti. Il vero William Shakespeare sarebbe un attoruncolo ignorante, ubriacone e frequentatore di prostitute. Il difficile mestiere di scrittore dell’epoca emerge come un covo di serpi pronte a tutto pur di affermarsi sulle altre. Coinvolgono le sequenze delle rappresentazioni teatrali delle opere di Shakespeare con la folla in delirio. E gli incesti? Bocciato
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
William Buehler Seabrook (Pt.2)
Nel 1929 William Buehler Seabrook cominciò un lungo viaggio che dalla Costa D'Avorio lo portò oltre diecimila chilometri più in là, a est di Timbuktu, nelle... Leggere il seguito
Da Theobsidianmirror
CINEMA, CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 21,15 su Rai 5 Cesare deve morire dei fratelli Taviani
Anno: 2011Durata: 77'Distribuzione: SacherGenere: Docu-fictionNazionalita: ItaliaRegia: Paolo Taviani, Vittorio TavianiCesare deve morire è un film del 2012... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
La nuova stagione del balletto del Bolshoi di Mosca da ottobre nei Cinema...
Dopo lo straordinario successo delle passate stagioni, anche per il 2015/2016 Nexo Digital e Pathé Live danno appuntamento a tutti gli appassionati con la... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Cannes 2015: MACBETH di Justin Kurzel e ICE AND THE SKY di Luc Jacquet
Dettagli Scritto da Simone Soranna Categoria principale: Festival Categoria: Festival di Cannes 2015 Pubblicato: 23 Maggio 2015 Macbeth di Justin Kurzel Tr... Leggere il seguito
Da Ifilms
CINEMA, CULTURA -
Cannes 2015: Recensione: IRRATIONAL MAN, un Woody Allen duro al punto giusto
Irrational Man, un film di Woody Allen. Con Joaquin Phoenix, Emma Stone, Parker Posey. Fuori concorso. Uno dei Woody Allen meno battutari e piacioni, più duri,... Leggere il seguito
Da Luigilocatelli
CINEMA, CULTURA, PROGRAMMI TV, TELEVISIONE -
Run All Night : Una notte per sopravvivere ( 2015 )
Jimmy Conlon è un ex gangster , ora solo , alcolizzato e afflitto da insanabili sensi di colpa che vive praticamente delle elemosine del suo capo, una volta... Leggere il seguito
Da Bradipo
CINEMA, CULTURA




