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Anonymous di Roland Emmerich.2011

Creato il 08 ottobre 2014 da Barbara2011
Dedicato al mio periodo traumatico pre.tfaAnonymous di Roland Emmerich.2011 Il film comincia con i giorni nostri, a Manhattan. All’interno di un teatro uno storico ci introduce nella questione: "Shakespeare, un impostore?". Carrellata in avanti e lo spettatore viene trasportato alla fine del XVII secolo. Il Conte Edward De Vere aspira a cambiare il mondo con le sue parole. I tempi in cui vive sono terribili (epidemie, guerre, soprusi, povertà) e il suo Paese, guidato da Elisabetta I è in bilico. Insomma, una storia assai complessa in cui si staglia anche la figura di Shakespeare: la leggenda vuole che sia stata una vendetta della stessa regina Elisabetta... Questo regista mi ricorda pessime catastrofi e fine del mondo, qui presuntuosamente veste i panni di storico e con piglio appassionato cerca di convincerci che no, Shakespeare in realtà non è mai esistito e la sua non è altro che una storia di passione e vendetta. Notevole l'impatto visivo e il cast di attori, l’Inghilterra elisabettiana è descritta in modo convincente nell’incontro di luci e ombre, nebbie e albe. Il resto però è modesto e tutto sommato pretestuoso, per non dire arrogante. Il dibattito storico di cui fa accenno Emmerich all’inizio del film è in realtà assai più complesso di come la vuole raccontare. Un centinaio le teorie a riguardo del problema sulle paternità delle opere di Shakespeare, e difficilmente si troverà una soluzione univoca. Un solo punto di vista e il resto? Alla fine del film ci si sente confusi, spaesati: cosa c’entra Roland Emmerich, l'uomo dai grandi effetti speciali, con Shakespeare? Secondo questa presunta teoria del complotto, il vero autore delle tragedie e delle commedie shakespeariane sarebbe stato il Conte di Oxford e su questo assunto Emmerich costruisce la sua romanzata versione dei fatti. Il vero William Shakespeare sarebbe un attoruncolo ignorante, ubriacone e frequentatore di prostitute. Il difficile mestiere di scrittore dell’epoca emerge come un covo di serpi pronte a tutto pur di affermarsi sulle altre. Coinvolgono le sequenze delle rappresentazioni teatrali delle opere di Shakespeare con la folla in delirio. E gli incesti? Bocciato

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