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Anonymous Italia “Polizia battuta e scoperta” 3500 file per un totale di circa 1,3 Gb

Creato il 23 ottobre 2012 da Yellowflate @yellowflate

Anonymous Italia “Polizia battuta e scoperta” 3500 file per un totale di circa 1,3 GbNella notte scorsa il Sito della Polizia di Stato, con data base e mail, è stato violato dagli attivisti informatici di Anonymous.

Svelati centinaia di documenti, reperiti  da Anonymous Italia  in 3500 file per un totale di circa 1,3 Gb ottenuti sfruttando una vulnerabilità del sito . Sul sito italiano dell’organizzazione  sono stati messi a disposizione alcuni documenti sensibili contenuti negli archivi e  tra questi, un intero dossier sulle proteste No-Tav risalente all’ultimo mese e schermate del sistema mail interno della polizia con credenziali d’accesso per i sistemi riservati.

“Da settimane ci divertiamo a curiosare nei vostri server, nelle vostre e-mail, i vostri portali, documenti, verbali e molto altro. Il livello di sicurezza dei vostri sistemi, al contrario di quanto pensassimo, è davvero scadente, e noi ne approfittiamo per prenderci la nostra vendetta”. Così l’organizzazione ha rivendicato l’intrusione nel sito sul proprio blog italiano e  lanciano tre richieste: l’introduzione del reato di tortura, la telesorveglianza dei luoghi in cui operano gli agenti e l’introduzione di un codice di identificazione degli stessi ” Rivendichiamo a gran voce: l’introduzione del reato di tortura che prevenga il ripetersi di carneficine già note e attribuisca una pena a chi, nascosto dietro una divisa, si accanisce sulla dignità umana; la telesorveglianza continua di ogni luogo in cui le Forze dell’ordine svolgono il proprio ruolo, al fine di prevenire abusi e documentarli nel caso si verifichino. Le immagini dovranno essere disponibili pubblicamente e in tempo reale per facilitare la denuncia di torture e maltrattamenti; l’apposizione di un codice ben visibile sulle divise, al fine di identificare facilmente un agente in tenuta antisommossa; che le forze dell’ordine, almeno durante il servizio di sorveglianza dei cortei, siano disarmate”.


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