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Anonymous vs. narcos: l’ultima sfida del Messico

Creato il 06 novembre 2011 da Eldorado

Anonymous vs. narcos: l’ultima sfida del MessicoÉ tregua, per il momento, tra Anonymous e il narco messicano. Ma è una tregua armata, colma di minacce e intimidazioni i cui messaggi vengono affidati alla rete. La guerra –una nuova guerra e del tutto particolare- è iniziata ufficialmente il 6 ottobre scorso, quando Anonymous si è affidato a Youtube per diffondere un video nel quale annunciava la Operación Cartel, per smascherare i trafficanti ma anche i loro alleati, non solo a livello politico e istituzionale, ma anche di quei cittadini che si prestano alla collusione con i cartelli.

¨Siamo stufi dei Los Zetas¨ declamava un ignoto speaker il cui volto era coperto dalla simbolica maschera di Guy Fawkes ¨dei sequestri e delle estorsioni¨. Però, perchè Anonymous, che finora si era dedicato in Messico all’attacco di siti federali e governativi, decideva di inserire tra i suoi obiettivi anche i cartelli della droga? A scatenare l’ira degli hacker è stato il rapimento di uno dei loro attivisti da parte dei narcos avvenuto a fine agosto. Il filmato ne chiedeva esplicitamente la liberazione, ponendo un ultimatum, quello del 5 novembre come termine ultimo prima di rendere pubblici i nomi dei trafficanti e dei loro complici. La scesa in campo di un’organizzazione come Anonymous nel conflitto con il narcotraffico è un avvenimento completamente nuovo, che apre un territorio ancora inesplorato (come quello degli attacchi informatici) e di cui non si può prevedere attualmente la portata. Per tre settimane il gruppo ha continuato a stuzzicare Los Zetas, ricevendo anche un forte appoggio popolare e l’invito esplicito a non mollare. Quando tutto faceva prevedere la divulgazione dei dati, il 4 novembre il ragazzo è stato liberato, latore però dell’ennesima minaccia che per ogni nome rivelato dagli hacker, gli Zetas avrebbero ucciso dieci persone prese a caso.

Ieri, in un comunicato, gli hacker hanno fatto sapere che per il momento non riveleranno i nomi dei trafficanti: ¨Il collettivo di Anonymous ha deciso di non divulgare l’informazione. Non possiamo dissimulare le minacce che coinvolgono persone innocenti che non hanno nulla a che fare con le nostre azioni¨ recita una parte della loro dichiarazione. Ciononostante, nel sito ufficiale di Anonymous per le operazioni in Messico (http://anonopsibero.blogspot.com/) viene espressa tutta l’intenzione nel denunciare il narcotraffico e la corruzione: ¨Abbiamo paura? Chiaro. Temiamo per le nostre vite? Evidentemente. Nonostante tutto crediamo che sia venuto il tempo di dire basta alla terribile situazione provocata dalle falsità del governo e la mancanza di scrupoli di persone a cui non interessa il benessere dei loro simili, che hanno provocato una deplorevole situazione di rovina e disillusione in Messico….¨. Al termine del messaggio, l’invito a tutti per partecipare alle operazioni di Anonymous, con una serie di indicazioni per non farsi riconoscere e mantenersi, appunto il più possibili anonimi. L’operazione Cartel, insomma, è ancora in marcia. Agli Anonimi messicani: buona fortuna.


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COMMENTI (1)

Da free
Inviato il 06 novembre a 13:04
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