Con Another ecco “un altro” anime della stagione invernale su cui ho voglia di dirvi le mie impressioni iniziali, dopo aver visto qualche episodio (in questo caso 2 episodi).
Quest’anime è stato per me tra i più attesi di questa stagione, proprio perché sono affascinato dalla suspense creato da questo genere di storie, ma devo ammettere che il timore di rimanere deluso era molto alto.
Comunque andiamo con ordine, precisando che allo stato attuale ho visto due episodi (gli unici fatti al momento in cui scrivo questo post), quindi il mio giudizio è basato solo esclusivamente su quanto visto finora, cioè ben poco.
Vediamo prima di tutto di cosa stiamo parlando facendo accenno alla trama (vi invito a leggere la preview per ulteriori dettagli).
Sakakibara Kōichi a causa del lavoro del padre è costretto a trasferirsi nella città in cui sono cresciuti i suoi genitori.
Al suo primo giorno di scuola si fa venire la bella idea di prendersi una bella vacanza in ospedale.
Quando ormai sta per riprendersi riceve una visita da parte dei rappresentanti di quella che sarà la sua nuova classe.
Gli chiedono se finora aveva mai abitato in questa città, ma lui ha solo il ricordo di esserci stato non più di qualche giorno da piccolo.
Un po’ di bambole qua e la.
Incontra una ragazza con l’occhio fasciato che dice di chiamarsi Misaki Mei.
Finalmente riesce ad andare a scuola e nota che Misaki è nella sua classe, seduta su un banco piuttosto trasandato.
Nessuno si avvicina a lei e nessuno sembra notarla e quando chiede di lei, hanno una reazione strana.
Una volta incontrata di nuovo, lei gli dice chiaramente: “è meglio che tu stai lontano da me”.
Ora tutte le persone normali se ne sarebbero stati alla larga da lei, ma il nostro impavido invece continua a chiacchierarci.
Una cosa però sarei curioso di sapere, cosa c’è sotto la benda dell’occhio?
Ovviamente la trama fin qui non ci dice nulla, essendo una specie di thriller, molte cose le scopriremo man mano che la storia proseguirà, comunque possiamo già assaporare l’atmosfera cupa e misteriosa che probabilmente caratterizzerà tutto l’anime.
Il disegno è molto particolare, sembra molto simile a quello usato all’epoca in cui è ambientata la storia di Another (1998), visi allungati, capigliature ordinate, colori molto ferrosi (tendenti al rosso).
Ma al contrario del disegno dell’epoca, qui i paesaggi sono molto dettagliati e curati (probabilmente un uso abbondante di computer grafica) una bello spettacolo per gli occhi oserei dire.
L’atmosfera da thriller è resa molto bene, soprattutto grazie alle musiche e all’aria di mistero che si crea con il comportamento dei compagni di classe, che non mancheranno di istillare dubbi nel protagonista e in noi spettatori.
Il tema principale sembra essere le bambole, si vedono in continuazione, apparendo improvvisamenti nei momenti più improbabili; anche loro renderanno ancora più inquietante la trama.
Ancora è presto per esprimersi, ma i presupposti per dare il via a un bell’anime ci sono tutte, spero solo che non si rovini proprio negli ultimi episodi, lasciandoci il classico amaro in bocca di quando si hanno troppe aspettative che poi vengono d’improvviso tradite.
Se volete sapere ulteriori informazioni su quest’anime o su altri della stagione invernale date un’occhiata a questi post:
- Another: un altro horror anime inquieterà l’inverno giapponese
- Gli anime della stagione invernale 2012
- Note finali sugli anime invernali