Another Planet: alla scoperta di prodotti sostenibili
ARSENALE CREATIVO
L’era in cui viviamo è stata definita “postmodernità” come sinergia dell’arcaismo e dello sviluppo tecnologico. Questo significa che gli individui si sono staccati da un approccio moderno alla società, caratterizzato da un focus sul progresso, sull’autorealizzazione, sull’innovazione, sulla prevalenza di processi razionali atti a cambiare il mondo. Oggi, al contrario, sono legati a dinamiche di ri-radicamento postmoderno: si fa un passo indietro per ritrovare un senso di appartenenza alla comunità. Si preferisce avere delle relazioni autentiche basate sulla vicinanza. Siamo proiettati in un’ottica di salvaguardia del mondo, non si guarda più al futuro come prospettiva negativa, bensì si guarda al passato, un passato che fa di nuovo sognare, poiché fa sentire l’individuo parte di una comunità con dei valori forti e non solo parte di una società fondata su un processo tecnologico distruttivo.
È proprio grazie a questo re-incanto verso le sorti del mondo che oggigiorno sono nati diversi movimenti con una spiccata sensibilità nei confronti della salvaguardia del nostro pianeta. Non si parla solo di movimenti di nicchia, gestiti da irriducibili idealisti, ma di vere e proprie aree di studio che si occupano di trovare dei modi alternativi per generare e utilizzare energia pulita e processi di sviluppo a basso impatto.
Quando si parla di sostenibilità, non si può non parlare di economia sostenibile, ovvero un ramo degli studi dell’Economia dello sviluppo, che ruota attorno al concetto di sviluppo sostenibile. Le risorse del nostro pianeta stanno pian piano finendo, si stanno perciò cercando delle vie alternative che permettano il sostentamento dell’uomo senza impattare troppo sull’equilibrio ecologico. Per fare questo non basta un forte apparato di ricerca e sviluppo negli ambiti ingegneristici, chimici e simili, ma si deve anche sensibilizzare la società a questo nuovo approccio. Il modo più diretto per farlo è quello di educarlo nel consumo proponendogli prodotti realizzati con materiali alternativi, o con processi di sviluppo a impatto zero.
Questa è una sfida sia per le imprese che per i consumatori e noi abbiamo deciso di parlarne al nostro evento “Another Planet” di Giovedì 12 Giugno 2014 allo Spazio Eventi della Libreria Toletta, a Venezia con due imprese che sono salite sul carro dell’economia sostenibile: Ragioniamo con i piedi e Nardi mobili di cartone.
Ragioniamo con i piedi è una nostra vecchia conoscenza, produce e commercializza calzature equo-solidali spinta dalla convinzione che oggi i produttori sono la parte povera e i consumatori delle macchine per i beni di consumo.
Nardi mobili in cartone, come suggerisce il nome stesso, produce mobili in cartone, pone al centro della sua strategia la sostenibilità e ha come obiettivo quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale. La domanda che sorge ai più è se dei mobili in cartone siano resistenti e affidabili e la risposta è sì. L’azienda, oltre al cartone, utilizza altri materiali come il vetro, la pula di ferro e il lino, i quali permettono di realizzare degli oggetti di design robusti e saldi.
Un’altra peculiarità dell’azienda è quella di rendere il consumatore partecipe del processo di costruzione del mobile, infatti, i prodotti vengono spediti ai clienti in kit di montaggio, in modo che l’acquirente possa imparare a conoscere il proprio mobile, dialogando con i materiali in fase di montaggio.
Quest’azienda curiosa per i suoi prodotti è formata da un team di giovani architetti, motivati da forti ideali che li portano ad innamorarsi ogni volta dei loro progetti, fino a farli identificare totalmente con essi. Alla base di questa start up ci sono una forte passione e una grande opera di ricerca, che porta i ragazzi a indagare i processi produttivi dei materiali che andranno ad utilizzare, in modo da riuscire a trovare sempre una chiave di svolta e miglioramento nella produzione.
Per scoprire di più su queste due aziende vi aspettiamo Giovedì 12 Giugno alla Toletta per “Another Planet”.
Another Planet: alla scoperta di prodotti sostenibili
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