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Another Year Goes

Creato il 19 dicembre 2010 da Obyinlondon

Another Year GoesSto uscendo da due settimane di merda. Tornare a scrivere su questo blog in questo momento sembra come risollevare la testa e ricominciare a guardarsi intorno.
In primis un recente progetto lavorativo mi ha completamente rubato la vita: sono stato assorbito dalla mia scrivania come Shinji viene assorbito dall’eva-01 in quell’episodio di Evangelion; ho lavorato durante la settimana e nei weekends.
In secundis, ad aggiungere carne al fuoco, mi dico che quando uno torna a casa dal lavoro, alle nove e mezza di sera, per riposare le  stanche ossa, magari vorrebbe se possibile evitare di trovare i suoi simpatici coinquilini che organizzano cene, parties, compleanni, addii al celibato e feste di matrimonio; invece casa nostra é aperta a tutti, quindi, cari lettori, se avete dei giorni di ferie che vi avanzano non fatevi scrupoli: venite a casa mia, chiunque é il benvenuto ad ogni ora del giorno e della notte, per soggiorni brevi o prolungati, pranzi o cene, visite turistiche o soggiorni studenteschi; siamo tutti estremamente ospitali, ad esempio potete lasciare per casa tutto il rutto che volete (rutto=deformazione bergamasca per identificare “tutta la vostra mancaza di ordine e di buone maniere”) ed in cambio vi chiediamo soltanto un sorriso: se venite ora potrete anche ampliare le vostre amicizie, ad esempio in questo momento stiamo ospitando temporaneamente il fratello del nostro coinquilino (non da molto tempo: soltanto da due mesi e mezzo. Ma sempre temporaneamente, eh), e passiamo le serate ascoltando racconti di gioventú disagiata — chiaramente gente senza una casa dove stare — alla quale offriamo un pasto caldo ed una pacca sulla spalla, sempre con un sorriso.
Durante i weekend invece, giá dalle otto di mattina abbiamo anche il nostro mercato rionale (per fare concorrenza al Borough Market), che pare stia diventando molto apprezzato e che presto lo troverete sul Time Out nella categoria “hidden gems”; se avete in particolare passione per piatti a base di aglio e cipolle, che volete imparare a cucinare sprigionandone correttamente i sapori, all’ora di pranzo teniamo anche lezioni gratuite di veri professionisti.

Le mie due valvole di sfogo sono state, in ordine regressivo: un compleanno, e la Misfit Night Out.
Il compleanno era di Michael ed é stato venerdí sera. Ultimamente io, Michael e Tony ci siamo legati molto, un po’ per la sfiga cosmica che ci accomuna, un po’ per il senso di disadattamento che condividiamo. Michael é appena stato licenziato per “opinioni discordanti con il superiore”, Tony é stato buttato fuori di casa perché “messy and filthy” (notare che questo di lavoro fa il medico di base all’ NHS: non si accorda perfettamente con il termine “filthy“?), mancava solo che arrivasse John, rinomato per i suoi problemi con l’alcool (lui lavora per la BBC scrivendo le trame delle fiction: immaginatevi uno pseudo-genio afflitto da numerosi conflitti interni), che in breve la situazione é sfuggita di mano ed alle dieci di sera eravamo giá buoni per i cessi della stazione di Euston. E’ un vero peccato perché da tempo vorrei “intervistare” Tony per capire come funziona la carriera di medico nel Regno Unito, cosa pensa della liberalizzazione delle droghe, quali assurdi personaggi tale professione di fa conoscere e cosí via; purtroppo i nostri discorsi cessano di avere senso dopo la prima mezz’ora. John invece é un’assiduo videogiocatore come me, ed a parte che si é laureato in filosofia a Cambridge della sua carriera professionale so poco o niente (di quella videoludica invece so tutto). C’erano anche diverse ragazze: una giovane irlandese davvero graziosa, appena giunta a Londra ed in cerca di casa e di lavoro come graphic designer; le ho spiegato che l’avrei volentieri ospitata, ma credo di averle fornito la descrizione del mio appartamento esattamente come l’ho riportata ad inizio articolo, e dopo ció non mi é piú sembrata cosí convinta.

Tirando le somme l’isola felice delle ultime settimane é stata la Misfit Night Out, che é stata relativamente alcohol-free (a parte sul finale, quando sul tavolo del ristorante peruviano sono apparsi due double-shots di una grappa peruviana dalla composizione chimica simile alla dinamite) quindi siamo sempre riusciti ad avere dei discorsi interessanti. Ho scoperto che in Spagna si convertono tutte le parole straniere senza alcuna riserva, incluso termini come mouse, router, firmware (ignorando se i risultati suonano talvolta imbarazzati), e sinceramente non credevo che in Spagna ci fosse un tale protezionismo della lingua. Ho anche ascoltato un’interessantissimo spaccato della vita torinese nel periodo della morte di Agnelli, il paragone con Berlusconi (esiste un paragone?), l’immancabile argomento del suo chiacchieratissimo setto nasale e cosí via. Grazie alla presenza di un mio quasi-concittadino ho anche scoperto che il luogo dove sono nato é associato nella mentalitá dei nostri vicini alla cittá delle prostitute. Ho trovato tutto estremamente romantico, quasi hard-boiled; sará che 20 anni di dominio leghista ci hanno viziato a non farci mancare proprio niente.

Nel contesto generale di una vita combattuta e stressante mi scuserete se ho quasi completamente ignorato l’ennesimo trucco di magia del signor Silvio Berlusconi: a quanto pare con le sue parole cariche di ispirazione é riuscito a convertire al suo partito diversi esponenti che prima sembravano voler far cadere il governo, e proprio prima del voto di sfiducia; addirittura uno di questi, che fino a pochi giorni prima associava il nome Berlusconi a termini come “ladro” e “mafioso”, é improvvisamente rinsavito, come avesse visto la luce, ed ha capito che per il bene del paese avrebbe dovuto cambiare idee e votare per mantenere il governo in carica. Ora ha misterisamente finito di pagare il mutuo della casa.
Non dobbiamo piú stupirci di quello che succede in Italia; sappiamo tutti che la mentalitá generale accetta, supporta (in alcuni casi ammira) questo genere di comportamenti; ma ho compreso che esistono persone che nonostante siano cresciute in questo ambiente  — a volte anche da genitori vicini a modi di pensare sopra citati — si rifiutino in qualche modo di venire “assimilati”, ed anzi maturano e mantengono una propria integra morale, riuscendo al tempo stesso a conciliarla con un’amore naturale per le persone care che trascende idee ed ideali. Tutto ció lo trovo ammirevole e stupefacente.
Ció non mi fará certamente decidere improvvisamente di tornare in Italia, ma diciamo che invece di odiare l’italiano medio ho cominciato a compatirlo. Forse si smette di odiare le cose quando si comincia a comprenderle.

Concludo lasciandovi con una manciata di fotografie di Londra coperta dalla neve; se riusciró ci leggeremo prima degli auguri di Natale, altrimenti, a voi disadattati e cittadini del mondo, auguro un sereno Natale ed un dignitoso inizio 2011: ce lo meritiamo davvero tutti!

London 2010 073
London 2010 074
London 2010 075
London 2010 077
London 2010 078
I was going through my photos from 2010 and found it sleeping there: it was like I had even forgotten my mum had been here this year, but photos have such power to take your memory back to when you took them! Yes I will be flying back on the 24th (after 12 months of absence: people will have probably forgotten my face lol) so I should be able to catch up with friends and family; actually I could use some family pampering — it has been such a stressful year!
I hope you are ok, I look forward to your next trip to London, when for one of our chats around a table at a coffee bar!

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