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Anpec. L’esperienza dei pedagogisti clinici mette radici in città

Creato il 01 dicembre 2010 da David

Anpec. L’esperienza dei pedagogisti clinici mette radici in città

di David Crucitti - Il 27 maggio scorso è stata aperta la prima sezione provinciale ANPEC della provincia di Reggio Calabria con lo scopo di diffondere la scienza della pedagogia clinica. L’ANPEC (Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici), ha sede sul Viale Aldo Moro trav. II Scordino, direttrice della sezione di Reggio Calabria è la dott. Francesca Cartellà, eletta all’unanimità dai tredici pedagogisti clinici riunitisi in assemblea nel maggio scorso. La dott. Cartellà spiega meglio la funzione della sua sezione: “Reggio Calabria oggi rappresenta un sfida a causa delle difficoltà in ambito educativo e socio relazionale che, ormai da tempo, non hanno riferimenti professionali come quelli del pedagogista clinico, il quale, dà risposte concrete nelle situazioni di disagio o nella gestione di rapporti in ambito sociale, familiare, professionale e scolastico”-continua- “La pedagogia clinica rivolge l’attenzione alle persone di ogni età, prospettando percorsi di aiuto e di crescita con interventi educativi che hanno le basi in un ampio ventaglio di tecniche e metodologie proprie di questo professionista. Il mio impegno professionale degli ultimi anni si è concretizzato nel settore sociale, rivolgendo alla disabilità psichica e fisica un’attenzione particolare, attuando progetti di aiuto rivolti alla persona e alla sua potenzialità, non alla malattia”. La presenza della figura del pedagogista clinico, spiegano all’ANPEC, è un riconoscimento importante considerato il vuoto professionale che si è registrato fino ad oggi nell’ambito educativo e socio-relazionale. Il pedagogista clinico ha specializzato la sua formazione nella conoscenza di disagi e potenzialità dell’individuo, acquisendo abilità di intervento con specifiche strategie e metodi educativi orientati alla riconquista dei propri equilibri, cercando le risorse di ognuno e da queste spinge l’interessato a superare i propri disagi sociali. L’intervento educativo, prosegue l’ANPEC, può essere messo in atto su persone di qualsiasi età, dagli asili nido ai centri dedicati agli anziani, in ospedale e nelle scuole, insomma, un’ondata di aria fresca per chiunque voglia usufruire di un servizio innovativo nel campo sociale.



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