Magazine Viaggi

Anselmo, il Vermouth a Torino

Creato il 03 dicembre 2014 da Sarahscaparone @SarahScaparone

Anselmo è uno dei miei posti del cuore. Uno di quei luoghi, a Torino, dove mi sento a casa, dove sto bene. Dove mi piace tornare. Vuoi perché l’atmosfera, qui, è un po’ fuori dal tempo, vuoi per una serie di ricordi che mi legano a questo locale, come le belle serate trascorse in compagnia di tanti amici. Vero Tex?

Vermouth Anselmo cocktail bar
Aperto poco più di un anno fa nel cuore della movida di San Salvario, Anselmo nasce per ristabilire il legame tra il Vermouth e la città. Già perché proprio ai piedi della Mole Carlo Anselmo aprì un laboratorio artigianale (in via Mazzini 37) e poi, nel 1884, la prima vera fabbrica di Vermouth a Barriera del Martinetto. La produzione continuò fino alla crisi del ‘29 e alla Seconda Guerra Mondiale: poi il nulla. Ma la tradizione del Vermouth (di cui aveva già parlato all’apertura del locale il mio fido compagno di scrittura Paolo Barosso in un apposito post) ha mosso gli animi di quattro imprenditori (amici) che hanno deciso di riscoprirne la produzione artigianale con la ricetta originale torinese.

La ripresa di un marchio storico sancisce il connubio tra tradizione e contemporaneità dichiarano i quattro soci Davide Pinto, Giustino Ballato, Luca Pineider e Carlo Miano: “Partiamo da Torino con grandi ambizioni; siamo consapevoli di offrire un prodotto artigianale che è unico sul mercato. Per noi questo vuol dire puntare sulla qualità, offrire un ottimo prodotto ricco di storia e riproporlo in chiave contemporanea per diventare un riferimento”.

Anselmo, il Vermouth a Torino
Anselmo, il Vermouth a Torino
Anselmo, il Vermouth a Torino

Il locale è un bel punto di ritrovo delle serate torinesi, con mescita del Vermouth e cucina (il “look & feel” è studiato nei minimi dettagli, con un’atmosfera che richiama gli anni ’30); e un vero laboratorio artigianale, dove si sperimentano ingredienti e variazioni delle ricette classiche: l’anima tradizionale resta il Moscato di Canelli, mentre la ricerca esplora le note agrumate e connota il Vermouth con nuovi equilibri. Le ricette oggi in produzione sono: un vermouth rosso da cocktail, studiato insieme a barman internazionali per ottenere miscelazioni perfette, e un vermouth da meditazione, prodotto accuratamente con erbe raccolte a mano da una comunità delle valli cuneesi.

Anselmo, il Vermouth a Torino
Anselmo, il Vermouth a Torino

Ma Anselmo è anche ristorante, guidato dalla giovane chef Andrea Salerno, che propone una cucina semplice e raffinata, con prodotti di assoluta qualità (uno per tutti l’olio extravergine di oliva Roi di Badalucco – Im), e ricette della tradizione piemontese rivisitate in chiave contemporanea. Il menù cambia con il variare delle stagioni a seconda di estro, creatività e materia prima. Qualche esempio “contemporaneo”? Flan di broccoli con fonduta e mandorle tostate; Castagne cotte nelle spezie, lardo d’Arnad e grissini al cioccolato; Vellutata di zucca con guanciale croccante; Filetto di maiale glassato di Vermouth e mirtilli selvatici con patate novelle; Tortino di mele con crema inglese alla cannella.

Un capitolo a parte meritano il discorso cocktail e aperitivo. Torneremo e ritorneremo per farci raccontare dal nostro mèntore Giustino Ballato segreti e curiosità sul Vermouth e sulla sua storia. Giustino, sei pronto?



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine