Il disturbo di ansia di separazione si presenta in quei casi in cui un bambino manifesti angoscia e paura eccessive ogni qualvolta debba separarsi da casa e dalle persone a cui si sente legato.
Bisogna ricordare che ci sono alcune fasi evolutive ( primissima infanzia) in cui è normale rilevare reazioni di
sgomento da parte del bambino nelle situazioni di distacco, tuttavia se l’ansia si presenta per periodi prolungati, e va ad incidere negativamente anche nella vita sociale e scolastica del bambino, non va sottovalutata.
Quando si trovano lontani dai genitori richiedono costantemente un contatto alternativo (per esempio attraverso le telefonate oppure chiedendo informazioni dettagliate su cosa faccia o dove sia la madre) ed a volte sono preda di preoccupazioni di vario genere su possibili eventi tragici che possano occorrere ai loro familiari.
Alcuni bambini possono arrivare a dire bugie per poter rientrare a casa o ricongiungersi ai familiari, anche se vengono coinvolti a giocare con i propri compagni.
La sera di solito le difficoltà aumentano: il bambino che soffre di ansia da separazione pretende di avere qualcuno accanto prima di addormentarsi e durante la notte presenta incubi e chiede di poter dormire nel “lettone” con i genitori.
Il rifiuto della scuola e la difficoltà d’inserimento scolastico sono spesso conseguenti al terrore scatenato dal distacco da casa, a tale situazione spesso si associano mal di stomaco, vomito e mal di testa o veri e propri disturbi di somatizzazione di origine depressiva, che hanno l’effetto di attirare l’attenzione e la cura dei familiari. Inoltre spesso il disturbo psicosomatico può essere anche l’unico sintomo di disagio infantile rilevabile e quindi deve essere sempre valutata la situazione con estrema cautela, provando anche ad ascoltare il bambino ed indagare su quali siano le sue preoccupazioni o timori, dando giusta importanza al loro mondo interiore.
Le cause sono spesso da cercare in ciò che il bambino sta vivendo.
A volte eventi drammatici che coinvolgono la famiglia e gli adulti, incidono anche sui bambini e non vanno mai ignorati i segnali di disagio che vengono manifestati.
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