Non voglio fare il pignolo, forse sto solo invecchiando, ma la domanda è una soltanto: quando si deciderà a crescere la Marvel?
Non voglio dire che Ant-man non sia divertente, tutt’altro, stiamo parlando di una pellicola più che spassosa, non un vero giro sulle montagne russe come nel caso de I guardiani della galassia, ma comunque un buon esempio di blockbuster intelligente, eppure… Eppure dopo un paio di film corali a tema Avengers e una massiccia manciata di altre pellicole dedicate ad approfondire superpoteri e super responsabilità, la musica inizia un po’ a stancare. Con Captain America: the winter soldier, avevamo visto un po’ di maturità, annaffiata da una bella dose di politica, poi siamo tornati a guardarci l’ombelico, abbagliati da effetti speciali e battute sarcastiche. Ant-man non fa eccezione, rispettando il corollario di ogni buona genesi super eroica che si rispetti, diverte e stupisce al punto giusto, mixando pathos e climax come se fossero uno spritz, eppure…
Eppure sono ancora in attesa che la Marvel si decida a crescere, a prendersi le sue responsabilità e la pianti una volta per tutte di cazzeggiare con gli amici.