Si hanno poche notizie sulla sua vita al punto da non poter affermare con sicurezza in quale università studiò. Ciò che è interessante ricordare, anche ai bambini di oggi, è l'invenzione di uno strumento di calcolo, chiamato appunto "bastoncini di Nepero". Questi strumenti sono considerati, insieme ad altre invenzioni analoghe, moderni antenati del computer, per via del fatto che utilizzano un sistema di calcolo. I bastoncini, chiamati anche virgulae numeratrices, sono costituiti da 10 moduli verticali nei quali vengono riportate le tabelline dei numeri da 0 a 9. Ogni risultato viene scritto in un quadrato diviso a metà dalla diagonale principale; si scrive una sola cifra per ogni parte, una per le unità e una per le decine. Questi sono i bastoncini mobili, perchè come si vedrà possono essere spostati per fare le operazioni. Oltre a questi “bastoncini” se ne prepara un altro che che è fisso, esso è costituito dalla sequenza di cifre da 1 a 9. Come si può vedere sotto, messi in questa posizione i bastoncini formano una normale tavola pitagorica:
E' un interessante strumento che è semplice realizzare anche a scuola, che seppure non facilitando il calcolo può tornare utile nel far cogliere le numerose relazioni fra i numeri e a conoscere la storia delle invenzioni degli strumenti di calcolo.
Nepero non ritenne di aver inventanto qualcosa di nuovo, in quanto aveva rielaborato uno strumento preesistente chiamato Gelosia, che si sviluppò probabilmente in India e si diffuse nel medioevo in Arabia, Persia, Cina, venne introdotto in Italia nel 1300 e prese il nome dalle griglie delle finestre a cui graficamente assomigliava. Anticamente la finestra era infatti chiamata gelosia. Gli ossi di Nepero vennero conosciuti solamente nel 1617, anno della sua morte, attraverso la pubblicazione di un piccolo volume dal titolo Rabdologia, fu così che da quel momento e nel giro di pochi anni l'uso dei bastoncini, si diffuse in Europa e fino alla Cina.
Fonti: Wikipedia, Storia dell'Informatica.
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