inaspettatamente tra pochissimi giorni sarà finalmente in libreria, in anteprima mondiale insieme a Francia, Germania e Spagna, l'atteso sequel di Legacy, romanzo d'esordio di Cayla Kluver. Legacy, romanzo fantasy dalle tinte medievaleggianti e con una romantica storia d'amore che fa da sfondo alla vita e ai doveri di una principessa ereditaria, ha conquistato non solo i lettori americani ma anche quelli oltreoceano tra cui anche l'Italia.
Adesso potremmo gustarci il secondo episodio di questa trilogia che si prospetta davvero interessante nonostante sia stata scritta da una giovanissima scrittrice. La narrazione dell'autrice vi trasporterà in un altro mondo dove una ragazza, Alera, deve scegliere il dovere all'amore ma potrà sopportarlo? Lei, nonostante sia stata costretta a sposare l'affascinante e malvagio Steldor dal padre, ha donato il suo cuore a Narian. Il giovane però, scegliendo il richiamo delle sue origini al suo sentimento, si è schierato a favore di Cokyria nella lotta contro il paese di Alera e la giovane dovrà trovare la forza per sostenere la sua gente in questa dura contesa, nonostante il suo cuore sia confuso. Alera è un'eroina intelligente, grintosa, pronta a lottare per le sue convinzioni e nel corso del tempo dimostrerà a tutti che la forza interiore può, quasi, tutto.
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Genere: Fantasy
Pagine: 480
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 29 Marzo
Trama:
Al proprio destino non si sfugge, e Narian sa che su di lui incombe una terribile maledizione che lo condanna a distruggere il regno di Hytanica per sempre. Ecco perché ha rinunciato all'amore della principessa Alera, permettendo così che lei sposasse Steldor. Quando il Gran Signore di Cokyri rapisce la sorella di Alera come ricatto per costringerlo a condurre l'esercito contro Hytanica, Narian capisce che la profezia sta per compiersi, ma non ha scelta: può solo ubbidire. Presto la guerra divampa cruenta, lasciando Hytanica in fiamme e il cuore di Alera in pezzi. Ma la principessa non è pronta ad arrendersi al destino. Nemmeno al più crudele.