“Gli scienziati li chiamano feromoni. Ci avviciniamo a qualcuno e, oplà, le nuvolette si incontrano. A volte si scatenano tempeste, altre il cielo si riempie di soffici nubi bianche. Ci parliamo così, con il corpo, senza saperlo. Ci raccontiamo chi siamo. Andiamo subito d’accordo o proviamo subito antipatia. Cosa mangia Élianor?Perché conosco il suo odore? Che cosa mi racconta la sua nuvoletta quando le vado vicino?”
Spiritoso e commovente, Maionese, ketchup o latte di soia è un romanzo percorso da un originale filo conduttore “olfattivo”. È l’odore “diverso” di Élianor (dovuto alla diversità della sua alimentazione) a diventare il pretesto per le angherie da parte dei bulli della classe. È con gli odori di ciascuno di noi, i feromoni, che Noah si spiega la simpatia irresistibile che da subito lo spinge verso la nuova compagna. E sarà anche il ricordo di un profumo di tanti anni fa, portato con sé da Élianor, a trasformare profondamente il bulletto che perseguita i due protagonisti.
Un romanzo delizioso, che tocca con spirito e leggerezza temi importanti come l’alimentazione e gli stili di vita, la scuola e il bullismo, l’incontro con il diverso e la tolleranza, il superamento del lutto, l’amicizia.