Anna Fekete è una giovane detective di origine ungaro-serba che svolge la sua professione in una cittadina costiera della Finlandia settentrionale. Le sue origini non le impediscono di essere a proprio agio con la cultura finlandese, ciononostante nel nuovo paese si sente un'estranea, forse soprattutto a se stessa. La situazione non è resa migliore dal collega con cui fa coppia: Esko è un uomo di mezza età che non si preoccupa affatto di nascondere i suoi pregiudizi razziali. Anna è entrata da poco in servizio e già si trova a dover condurre l'indagine per un omicidio che ha sconvolto l'intero paese. Una giovane donna viene uccisa mentre fa jogging e sul suo corpo viene ritrovato un ciondolo raffigurante la divinità azteca Huitzilopochtli. Il mito rammenta la sua prodigiosa nascita da una donna fecondata da piume di colibrì. Poco tempo dopo, si verifica un altro omicidio simile. Tutto lascia pensare a un serial killer. Riuscirà Anna a catturare il "Colibrì" prima che mieta altre vittime? C'è poi anche il caso di Dijar, una giovane donna curda che ha contattato la Polizia per paura di finire vittima di un delitto d'onore. Ma durante gli interrogatori la ragazza ritratta, ha paura di parlare, costringendo Anna a cercare altrove le prove di cui ha bisogno.
"Un debutto eccezionalmente promettente!".
"Promettenti tenebre del Nord".
"Qui c'è un autore che, con il suo primo romanzo poliziesco, surclassa gli svedesi. Läckberg & Co. dovrebbero sentirsi goffi una volta che hanno avuto la possibilità di divorare la storia realistica, coinvolgente e di vitale attività di Anna Fekete, un investigatore criminale di una città costiera del nord finlandese".