Squillino le trombe, rullino i tamburi, venga srotolato il tappeto rosso, perché Colpa delle stelle del profilico autore americano John Green arriva finalmente anche in Italia. Venduto in 30 paesi, diritti cinematografici acquistati dalla Fox, un caso editoriale che ha commosso l'America, dove è rimasto per nove settimane consecutive al primo posto della classifica del New York Times, nonché il romanzo dell'anno che più bramo di leggere. Ho girovagato per mesi e mesi tra siti internet e blog letterari alla ricerca di un minimo accenno alla pubblicazione italiana, arrivando anche a tempestare di tweet, post e e-mail la casa editrice Rizzoli affinché ascoltasse le mie disperate suppliche. E adesso quasi non mi sembra vero. Eppure, sapete, non ho mai letto nulla di quest'autore. Lo so, lo so, adesso vi starete chiedendo come mai tanta ansia allora. Vi è mai capitato di sapere, ancor prima della lettura, che un determinato libro vi sarebbe piaciuto? Ecco, è questo il caso di The fault in our stars (mi riesce ancora difficile chiamarlo con il suo titolo italiano). Non so bene il vero motivo per cui attendo con ansia proprio questo romanzo, ma c' è. Da quando ne ho letto la trama, così forte e potente, non riesco a togliermelo dalla testa, ed immagino già il momento in cui, sdraiato sul mio comodo divano, ne sfoglierò le pagine e accarezzerò le parole. E, a peggiorare la situazione, ci ha pensato la fama di che precede questo, a detta di tutti, capolavoro. Come ho già detto in Destinazione Italia, il romanzo di Green ha avuto uno strabiliante consenso di critica e pubblico, acchiappando ben 5 stelle su Goodreads, dove gli utenti ne parlano estasiati, ma a farmi puntare per la prima volta gli occhi su questo titolo non è stata una delle recensioni internazionali, bensì il parere della youtuber Federica Frezza - approdata da cinque mesi nello staff del blog - in uno dei suoi consigliatissimi Video Books. In particolare mi ha da subito incuriosito il fatto che la trama del romanzo sembrasse, in apparenza, sdolcinata e adatta ad un romanzo rosa per adolescenti, mentre coloro che lo avevano già letto sostenessero l'esatto contrario, elogiando la prosa dell'autore e consigliando di iniziarne la lettura senza la paura di imbattersi in una storia alla Nicholas Sparks, nonostante la copertina scelta dalla casa editrice italiana non sia d'aiuto a questa causa. A conferma di ciò vi sono i pareri positivi che tutti i romanzi dello stesso autore già pubblicati in Italia (Cercando Alaska, Teorema Catherine, Città di carta, Will ti presento Will) hanno ricevuto da parte dei lettori nostrani. Insomma c'è da aggiungere altro? Io, dopo tutta questa attesa, non me lo lascerò scappare.E voi?
![Anteprima: Colpa delle stelle - John Green + La stella nera di New York - Libba Bray Anteprima: Colpa delle stelle - John Green + La stella nera di New York - Libba Bray](http://m2.paperblog.com/i/141/1415012/anteprima-colpa-delle-stelle-john-green-la-st-L-GifgUb.jpeg)
L'amore è una malattia dalla quale non vuoi guarire.
«Una miscela di malinconia e dolcezza, un romanzo al tempo stesso filosofico e divertente. Green mette in scena il vero amore… ed è più romantico di un tramonto sullaspiaggia»New York Times
Trama:
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Ci ho messo così tanto tempo per parlare degnamente del romanzo di Green che adesso sono stanchissimo e non vedo l'ora di concludere questo post e rintanarmi sotto le coperte con un bel libro (a proposito, ne sto leggendo uno eccezionale!). Ma prima devo assolutamente parlavi di un'attesissima prossima pubblicazione Fazi per la collana Lain, che si è prontamente accaparrata i diritti di The Diviners, discutibilmente tradotto in Italia come La stella nera di New York, il nuovo promettente romanzo di una delle autrici YA più adorate dal pubblico e dalla critica, già conosciuta per l'acclamata trilogia bestseller di Gemma Doyle (Una grande e terribile bellezza, Angeli ribelli, La rivincita di Gemma), che in patria ha ottenuto un successo da 1.000.000 di copie, dimostrandosi, anche qui in Italia, godibile sia da un pubblico giovane che da lettori più adulti e meno avvezzi al genere. La Doyle ha inoltre vinto l'ambito Printz Award 2010 grazie al suo romanzo Going Bovine, di prossima pubblicazione in Italia sempre per la casa editrice Fazi.Ma concentriamoci su questa sua nuova opera. La stella nera di New York, primo volume di una nuova tetralogia, arriva qui da noi con un solo mese di ritardo rispetto alla pubblicazione americana e presenta una trama affascinante e capace di ammaliare sin dalla quarta di copertina, poiché presenta un accattivante mix di noir, mistery, thriller, paranormal ed esoterismo, collocato, come da abitudine della Bray, in un'epoca altrettanto affascinante - questa volta sono gli anni '20 - e in una città alla moda, seducente ed abbagliante, la città dei sogni, la Grande Mela. Non voglio dirvi nulla di più specifico sulla trama perché voglio che siate voi a leggere e rimanerne incantati. Sono sicuro che correrete immediatamente in libreria a prenotarlo.Ripeto, peccato davvero che la Fazi non abbia mantenuto la copertina originale, molto più d'impatto rispetto a quella scelta da loro.
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L'autrice:Libba Bray è autrice della trilogia bestseller di Gemma Doyle (pubblicata in Italia da Elliot), di Beauty Queens (2011) e del libro vincitore del Printz Award 2010 per l’eccellenza nella letteratura YA Going Bovine, di prossima pubblicazione per Fazi. Vive a Brooklyn, New York.