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Anteprima e recensione: "Un cameriere solo mio: nella mia vita (im)perfetta", di Rujada Atzori

Creato il 14 luglio 2015 da Paolc2
Ho concluso di leggere questo romanzo due settimane fa, ma non ho mai avuto modo di recensirlo. Mi accingo a scrivere una recensione breve e non del tutto positiva, vorrei quindi fare una doverosa premessa prima di incappare in chissà quali ingiustizie: il mio parere è onesto e soggettivo, quindi esprimo solo quello che la storia mi ha suscitato.
Titolo: Un cameriere solo mio: nella mia vita (im)perfetta
Autore: Rujada Atzori
Editore:  autopubblicato
Pagine: 101
Prezzo: 0.99 euro (ebook)
Trama: Elisa ha diciotto anni è una gran voglia d'indipendenza. Figlia unica, di una famiglia benestante, è cresciuta sotto l'ala protettiva dei suoi genitori. Relegata tra istituti privati femminili, convento e casa decide di lasciare l'agio della ricchezza per immergersi nella vita comune.
Seppur risoluta si trova catapultata in un mondo inaspettato. La vita quotidiana è piena di difficoltà a lei sconosciute.
Cucinare, lavare e sistemare la sua roba è un mistero. Come si accende una lavatrice?
Girare una crêpes è arte dei più capaci.
Gli equivoci non tardano ad arrivare ed Elisa ha un disperato bisogno di un cameriere.
In un intreccio leggero, scanzonato e romantico, Rujada Atzori, ci regala una storia che ci farà assaggiare il gusto delle piccole difficoltà quotidiane che diventano piacere quando si mescolano con l'amore e la possibilità di poter scegliere liberamente della propria vita. 
L'autrice: Rujada Atzori è nata il 27.02.1990 e abita in Sardegna. The secret una scommessa d'amore è il suo primo romanzo pubblicato con la Butterfly Edizioni il 25 agosto 2014. Nell'aprile del 2015 decide di autopubblicarsi mettendo online il suo racconto: Un cameriere solo mio nella mia vita (im)perfetta, che in un mese e mezzo è stato acquistato da più di duemila persone. 
Ho preso questo racconto quando l'autrice lo aveva messo gratis su amazon. A dire il vero l'ho letto in pochissimo tempo, lo stile di Rujada Atzori non si può negare che sia fluido, scorrevole e piacevole, ma la storia non mi è proprio piaciuta.Andiamo con ordine.Elisa, la protagonista, ha vissuto con i propri genitori in una campana di vetro, dire che non sa fare un tubo è dire poco. Stufa di questa vita decide di andare via di casa, nonostante i genitori, benestanti, cerchino di dissuaderla. Si trova un appartamento in affitto che condividerà con Alex, che prontamente verrà considerato un cameriere dalla protagonista (già qui si capisce quanto sia sveglia).Elisa non mi piace per niente: è un personaggio banale, a tratti sciocco e con atteggiamenti da bambina viziata (che poi è quello che era a casa dei suoi genitori) che mi hanno dato sui nervi sin dai primi capitoli. Alex, invece, è un personaggio che ho preferito già di più: la sua caratterizzazione psicologica non mi è dispiaciuta.I genitori di Elisa, poi, mi sono stati altamente sulle scatole: sua madre sembrava una pervertita pazzoide, che dispensava alla figlia vibratori come se nulla fosse. E la figlia, ancora più sciocca, pensava pure fossero massaggiatori. Va bhe, al limite dell'assurdo ci sono alcuni comportamenti della madre che fa vedere film come "Biancaneve sotto i nani" (o qualcosa del genere) che di dolce e fanciullesco hanno ben poco.La mia domanda è... perchè? Le mani nei capelli, credetemi, ci sono finite.
La prima metà del racconto ho faticato a leggerla, perchè non l'ho proprio apprezzata, mentre nella seconda parte, devo dire, le cose sono un poco migliorate: l'ironia, nella maggior parte dei casi, l'ho aprezzata e la storia d'amore, un po' inverosimile, non mi è comunque dispiaciuta.Tuttavia, anche se come dicevo prima lo stile dell'autrice è bello, la storia non è riuscita proprio a piacermi: banale, a tratti inverosimile e spesso snervante per gli atteggiamenti di alcuni personaggi.Mi spiace, ma non mi sento di dare più di due stelline... leggerò altro dell'autrice, se ne avrò occasione, ma non mi sento di consigliare questo racconto.
PS: molto molto bella la copertina... la Baldan si supera ogni volta :)
VALUTAZIONE:

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