[Anteprima] Hearthstone: Heroes of Warcraft

Creato il 29 ottobre 2013 da Rostislav @videogiochiword
Scritto da ronizuka News, Recensioni martedì, ottobre 29th, 2013

Il modello di gioco gratuito e libero, free-to-play, è sempre più dilagante e tantissime compagnie si gettano su questa tipologia come dei pirahna su una preda viva. Questo ha creato due tipologie distinte di giocatori, gli amanti e gli haters. Infatti spesso e volentieri sono dei giochi free-to-play, ma spesso diventano pay-to-win. Blizzard però è stata sempre quella software house che ha sempre preferito il classico approccio del canone mensile per il suo MMORPG, World Of Warcraft, permettendo cosi di avere un servizio migliore, che è rimasto tuttora imbattuto. I tempi cambiano però, e cosi anche le persone. Nasce quindi Hearthstone: Heroes of Warcraft, un gioco di carte che per ora si presenta in versione Beta, ma presto vestirà i panni di un nuovo Free-to-play concorrenziale. Vediamo quindi cosa potremo aspettarci da questo Hearthstone.

Pesca la tua carta!!!

Il primo approccio con Hearthstone è simile a quello con tutti gli altri giochi prodotti da Blizzard. Un mix di stupore e l’innamoramento. Acceso il gioco ci ritroveremo a sfidare altri giocatori online, ma non subito. Prima di poter combattere contro un utente vero bisognerà affrontare un tutorial formato da diverse sfide. Nel gioco ci troveremo a duellare contro degli avversari usando il nostro mazzo di carte. Le regole sono piuttosto semplici. I giocatori partono con 30 punti vita ciascuno e il gioco finisce quando i punti vita scendono a 0. In basso a destra c’è un numero dei cristalli a nostra disposizione (si parte da 1/1 e si finisce con 10/10) che crescono di uno ogni turno. Questi cristalli ci serviranno per l’attivazione delle carte. Ogni carta ha infatti un suo costo e quindi per giocare un mostro che richiede 7 cristalli dovremo aspettare ben sette turni, mentre una carta che ne richiede solo una la potremo usare sempre. Come in ogni gioco di carte l’importante non è tanto avere solo i mostri potenti, ma avere un grimorio equilibrato per non dover subire degli attacchi in attesa di poter giocare una prima carta. Ogni mostro ha dei punti di attacco e di difesa e se il nostro mostro attacca quello avversario e lo uccide avrà pur sempre una difesa dimezzata. La carta rivale infatti nonostante la sconfitta infligge dei danni al nemico e questi sono permanenti. Quasi tutte le carte hanno poi delle abilità speciali che possono avvantaggiarla nonostante sia un mostro debole. Come in tutti gli altri giochi di carte anche in Hearthstone gioca un ruolo fondamentale l’accoppiata tra le abilità speciali, le magie e i mostri. Ad esempio mettendo in campo una carta Provocazione costringerete il nemico a dover attaccare necessariamente quella carta prima di pensare a chiunque altro.

Il gioco è formato a turni e qui parte un grande divario tra gli altri giochi di carte e questo. Durante un turno il giocatore nemico non può fare assolutamente niente. Quindi se in Magic: The Gathering il giocatore poteva attivare alcune trappole o sfruttare delle magie, qui egli dovrà attendere pazientemente il proprio turno e sperare in una buona sorte. Forse il limite maggiore del gioco è proprio questo. L’elemento fortuna si sa, è presente in tutti i giochi di carte ed è probabilmente ciò che potrebbe far capovolgere le sorti di una battaglia e qui la cosa è stata accentuata in una maniera ancor più grossolana.

Dopo aver finito il tutorial inizierà il gioco vero e proprio e ci trasporterà in due diverse direzioni. Da una parte avrete la modalità allenamento, che vi permetterà di scontrarvi contro l’intelligenza artificiale, salire di livello e vincere dei mazzi nuovi. Dall’altra parte avremo il gioco vero e proprio che ci catapulterà contro un giocatore casuale, ma di nostro stesso rango. Quindi non avrete nessuna possibilità di scontrarvi contro un livello trenta se voi vi trovate al primo o secondo.

 

Io sono pronto!! Io non sono pronto!!

Dalla prima accensione si nota subito lo stile grafico del gioco. Il motore è Unity, ma è stato modificato a dovere usando la tecnica di Cell Shading. Grazie a questa particolare tecnica Hearthstone appare quasi come un cartone animato che controlliamo. Le animazioni sono fluide e piene di colori, cosi come i campi da gioco e nel generale i menu del gioco. Ci sono diverse tipi di arene da gioco e queste sono adibite in modo completamente diverso. Sulla terra degli orchi avremo uno stile grafico più infuocato, battagliero, con delle fiamme da accendere, mentre su quello delle rovine troveremo cascate, cancelli e creature magiche. In ogni caso il giocatore si troverà sempre con un qualcosa che va al di la del semplice fantasy.


Musica maestro!

Parlando del comparto musicale di Hearthstone non possiamo non elogiare il lavoro di Blizzard. Nonostante il gioco sia ancora in fase Beta, le voci sembrano uscite da una fiaba magica e i suoni sembrano proprio quelli dei cartoni e videogiochi fantasy che tanto amiamo. Le musiche sono forse un po’ troppo allegre, ma in fondo lo spirito del gioco è proprio quello. La grande cura per i dettagli da parte di Blizzard riesce a trasportare il giocatore in una realtà parallela. Non importa se il vostro rivale non è seduto dinanzi a voi, perché voi lo sentirete vicino per via di tutto un miscuglio di dettagli che abbiamo già spiegato.

Speranze:

  • Un gioco di carte gratuito targato Blizzard
  • Facile da imparare, ma difficile da perfezionare
  • Stile grafico davvero incantevole

Paure:

  • L’elemento fortuna è fin troppo evidente
  • Rischia di attirare moltissimi casual gamers e lasciare gli hardcore
  • Alcune carte e regole vanno perfezionate


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