In arrivo giorno 8 Luglio per la casa editrice Giunti, il 1° capitolo della serie investigativa dedicata alle indagini del Commissario Salvatore Vivacqua
Carlo F. De Filippis
Le molliche del commissario
“Un esordio nella migliore tradizione del giallo. Salvatore Vivacqua è il nuovo irriverente commissario italiano. Lasciatevi trasportare nei meandri più torbidi della Torino bene. Un giallo che ha stile da vendere e cattura il lettore nella sua sottile, perfetta tessitura.“
Titolo: Le molliche del commissario
Autore: Carlo F. De Filippis
Edito da: Giunti
Prezzo: 12.90 €
Uscita: 8 Luglio 2015
Genere: Giallo
Pagine: 336 pag.
Serie Il Commissario Vivacqua:Trama: Siciliano trapiantato a Torino, Salvatore Vivacqua, Totò per gli amici, è un commissario di quelli tosti, con più cicatrici che capelli, ma quando si tratta dei suoi denti non c’è anestesia che tenga. Eppure nemmeno sotto le torture dell’implacabile dentista riesce a dimenticare il suo dovere, e con la coda dell’occhio scorge tre chiamate perse. Fra un’imprecazione e l’altra, Vivacqua si precipita nella chiesa della Santissima Trinità, dove il corpo del vecchio parroco don Riccardo è stato rinvenuto in una pozza di sangue, il viso sfigurato, una mano quasi staccata. Mentre il commissario si lancia in una serie di interrogatori serrati, il suo vice Santandrea, detto il Giraffone, è alle prese con un secondo delitto: una cantante lirica divorziata e molto ricca è stata uccisa per soffocamento durante un incontro sado-maso, o almeno così sembra… Due omicidi a distanza di poche ore negli ambienti più insospettabili della Torino bene, e non è finita qui: il tira e molla con la Curia per accedere al dossier del parroco, la scoperta di un gigantesco giro di droga, e il questore che minaccia addirittura di sospendere Vivacqua… per il commissario e la sua squadra sarà una settimana di fuoco. Tanti, troppi indizi, spesso discordanti tra loro; ma come dice Totò: “C’è sempre una mollica, anche piccola, basta avere occhi buoni per trovarla”. Un commissario sopra le righe che vede le cose per quelle che sono. Un’incursione nel lato oscuro dell’animo umano con quella nota di ironia che è l’unico modo per uscirne vivi.
- Le molliche del commissario, 2015