Care amiche, gentili amici,
è in dirittura d’arrivo il romanzo breve di Mara Fontana “Lettere d’amore”. Si tratta di un self, che troverete a partire dal 22 settembre.
Due chiacchiere con Mara Fontana ci aiuteranno a comprendere meglio questo romanzo.
Mara, presentaci “Lettere d’Amore”.
Lettere d’Amore è un romanzo breve di circa un centinaio di pagine, al piccolo prezzo di 0,99 centesimi. Il genere è rosa ma, a differenza di alcune letture puramente romantiche amate dalle più sognatrici, la storia è piuttosto articolata e il leit motiv è di sicuro il conflitto nato da dubbi, incertezze, paure. Il finale è a sorpresa.Se dovessi raccontarvelo in una sola parola? Onirico.
Chi sei? Se dovessi presentarti con dieci parole (non una di più), cosa scriveresti?Sono una scrittrice indipendente che ama moltissimo il proprio lavoro.
Da quanto tempo scrivi? Questo è il tuo primo libro?Ho sempre avuto la passione per la scrittura creativa, ma per diversi anni è rimasta fuoco sopito sotto la brace fino al 2002, quando ho cominciato in maniera assidua con la prima trilogia Fanfiction (ben 2500 pagine nate dall’amore per il mondo della Rowling!), usata come palestra. I primi lavori seri e personali sono arrivati nel 2007 con la stesura del primo libro della saga di Nuova Galatia, una storia fantasy ispirata al mondo dei celti. Attualmente ho pubblicato i primi tre volumi, più una guida illustrata degli usi e costumi del mondo da me creato. Pertanto, Lettere d’Amore è il mio ottavo figlio, quinto in via di pubblicazione.
Da cosa scaturisce l'ispirazione per la scrittura? Beh, non so da cosa scaturisca quella degli altri, ma la mia nasce dalla realtà stessa: dalla mia esigenza di farla quadrare, di dare un senso a ciò che mi circonda, di cercare una spiegazione per quello che mi accade intorno, di comprendere le azioni e i pensieri dello sfaccettato, fragile e talvolta incomprensibile animo umano. E conseguenza dell’ispirazione è il duro lavoro che poi dimostra quanto e quanto a fondo io abbia capito e saputo trasmettere il mio messaggio, che non sempre tende a dare delle risposte, ma quantomeno a sollecitare certe riflessioni.
Dove / quando / come scrivi?Il luogo dove scrivo non cambia mai: la mia postazione PC, a casa. Ne ho scelto la disposizione, l’angolazione, la sedia, la scrivania, il disordine, gli oggetti, ogni cosa. È come l’ho sempre desiderata, ed è tutta mia. Ed è solo lì che scrivo, qualche ora durante il giorno, ogni qualvolta possa dedicarvi del tempo, perché scrivere per me è come perdersi, evadere, librare, spaziare, saziando la mia fame di vita.
Grazie, Mara, per le tue risposte, ma soprattutto per avermi trasmesso la tua passione per la scrittura.Grazie a te, Babette, per lo spazio e l’attenzione che mi hai generosamente concesso.