Il Mictlan è l'Inferno sotterraneo della mitologia azeca.
Una storia che percorre parallelamente due diversi periodi storici: l'Impero Azteco ai tempi di Cortés e la Mexico City di un futuro post-apocalittico e distopico, invasa dagli zombie vittime della pandemia della superdroga Cloud 7, sintetizzata dalla New Moon Corporation. Nella location di Tenochtitlán la storia prende il via dalla Noche Triste, un celebre episodio accaduto durante la conquista Spagnola del Messico. Durante la notte del 1º luglio 1520 la spedizione guidata da Hernán Cortés fu quasi totalmente distrutta dagli Aztechi. I prigionieri spagnoli vivranno sulla loro pelle i vari tipi di sacrifici umani previsti dalla religione atzeca, non proprio quelli superficialmente schematizzati dai libri, e la cultura e gli usi del cannibalismo dell'epoca.
Nella location futura della megalopoli di Mexico City, affollata di infetti, si svolge la storia di tre "tigres de hierro", le tigri di ferro, un corpo speciale femminile del vecchio esercito della Repubblica Mesoamericana. Artemisia, Roslyn e Paloma devono raggiungere un punto d'incontro con le altre compagne sopravvissute, nei sotterranei di un albergo al centro della città, superando le legioni di zombie che presidiano tutti gli accessi alla megalopoli. Le due storie parallele convergeranno lentamente superando i 757 anni che le dividono, un continuità inaspettata lungo binari di sangue e di riti antropofagici e blasfemi. Una interpretazione zombie con profilo storico accuratamente ricostruito che sorprenderà chi si aspetta i soliti clichè delle zombie stories.
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