Tornando a noi, uscirà il 3 Giugno per Sperling & Kupfer (con la copertina originale!), il romanzo autoconlcusivo "Noi siamo grandi come la vita" di Ava Dellaira, libro unico nel suo genere che ha fatto commuovere il pubblico dei lettori americani.
Si tratta infatti di uno young adult diverso, un po' strano, un po' magico, che incanta già dalla premessa: un'adolescente ha perso la sorelle che amava tanto, e riesce a sentirsi più vicina a lei scrivendo lettere a tutti i cantanti (morti) che la lei adorava.
Tutto è iniziato con un compito in classe che diceva di scrivere una lettera a una persona morta (da qui il titolo originale del libro "Love letters to the dead"). Laurel ha scelto di scrivere a Kurt Cobain perché sua sorella May lo amava alla follia e perché sia lui che May sono morti giovanissimi.
Quando scrive a Kurt, Laurel scopre di sentirsi meglio parlando della propria vita a qualcuno che non c'è più. Di riuscire quasi a sentirsi più vicina a May. Così inizia a tenere un diario pieno zeppo di lettere indirizzate a persone che non ha mai conosciuto, Janis Joplin, Amy Winehouse, Heath Ledger e tanti altri. Lettere di cui solo lei è a conoscenza, in cui parla della vita, dell'inizio del liceo, delle nuove amicizie, del primo amore. Ma anche di cose più dolorose. Come la perdita di May, il dolore, il modo in cui lei si senta colpevole per la sua morte. Una storia di amicizia, amore, crescita e dolore. Di morte, sì, ma anche di vita. Di quella vita che non è facile vivere, ma che è meravigliosa a suo modo.Titolo: Noi siamo grandi come la vitaData di uscita: 3 giugno 2014Editore: Speling & KupferAutrice: Ava DellairaPrezzo: 16,90 €Pagine: 324
Tutto comincia con un compito in classe. «Scrivi una lettera a una persona famosa che non c’è più.» Per Laurel è il primo giorno in una nuova scuola, e si sente trepidante, spaventata, e con tanta voglia e paura di cominciare. Si sente anche vuota: quel vuoto gigantesco che si chiama May, la sorella più grande che se n’è andata silenziosamente durante l’estate, lasciandole un dolore esterrefatto e incredulo. Laurel scrive a Kurt Cobain, perché era il cantante preferito di May. E poi scrive a Amy Winehouse, Elizabeth Bishop, River Phoenix. Tutte persone che sua sorella amava. E che, come May, sono morte. Persone che possono ascoltare ciò che Laurel ha da raccontare – il suo primo anno di liceo, le cotte, le amicizie, l’emozione di crescere – e aiutarla a comprendere, e superare, un dolore troppo grande per i suoi quindici anni.Lo aspettate anche voi? Quali sono le vostre sensazioni riguardo a questo romanzo? Io non vedo l'ora di leggerlo!