Anteprima: W.E., l'incontro di due favole
Creato il 04 maggio 2012 da Persogiadisuo
W.E. - EDOARDO E WALLIS
(W.E.)
di Madonna
Uk, 2011
con Abbie Cornish, Andrea Riseborough, Oscar Isaac e James D'Arcy
DATA DI USCITA ITALIANA: 8 GIUGNO
Se ti piace guarda anche: The Hours, Marie Antoinette, Il discorso del re, The Young Victoria, Midnight in Paris
TRAMA

Wally (Abbie Cornish, vista in
Bright Star, Limitless e Sucker Punch) è una moglie infelice del 1998, Wallis (Andrea
Risebourough, apparsa anche in We want sex, Non lasciarmi) è una moglie infelice degli anni ’30: le loro vicende si intrecciano,
in parallelo, anche perché la prima è ossessionata dalla seconda, da cui ha
preso pure il nome. L’ossessione è Wallis Simpson, la pluridivorziata americana
per cui Edoardo VIII rinunciò al trono. I cimeli della coppia sono messi
all’asta proprio in quei giorni e Wally va ad ammirarli quotidianamente,
mescolando la sua vita con quella di Wallis, finché il marito violento e un guardiano affascinante
(Oscar Isaac, già visto in Drive, Sucker Punch e Agora) non la sveglieranno dal suo torpore.
RECENSIONE

Non è mai troppo tardi per
credere alle favole, ma allo stesso tempo non bisogna lasciarsi sopraffare da esse,
perché la vita reale è diversa ed è altrove. E così la love-story più famosa e famigerata
del secolo scorso che vide un re rinunciare al proprio trono per amore di una
donna di umili origini diventa la descrizione di un sacrificio di una donna che per amore ha
rinunciato a tutto: libertà, privacy, reputazione, perfino a una residenza
fissa.
Quello che non manca a Madonna è
un punto di vista preciso e personale, in questo caso molto femminista e molto
autobiografico (i paralleli tra Madonna e Wallis si sprecano) grazie al quale
riesce a comunicare la forte empatia che prova per le due protagoniste
femminili.
Mancano però un’esperienza da regista e
sceneggiatrice che le permettano di gestire una doppia storia molto ambiziosa, che
evoca fin da subito The Hours ma che se ne allontana molto presto, a causa
dell’incapacità di evocare davvero quella passione che caratterizzò la storia
d’amore più famosa del Novecento. Vi è un problema di fondo poi nei tempi
registici: le scene sono troppo corte e dal montaggio frenetico, diventando
così pure istantanee, abbozzi di scene che non hanno mail il tempo di affermarsi, capaci quindi di restituire così solo le atmosfere ma non le emozioni.
Migliore è, su questo versante, la parte parallela della moderna Wally di Abbie
Cornish, più focalizzata.

Nonostante i pochissimi mezzi a
disposizione, il debutto underground di Madonna Filth and Wisdom (Sacro e
Profano da noi) era superiore a questa impegnativa produzione in costume il cui
punto di forza principale sono le convincenti interpretazioni delle due
protagoniste. Nonostante la regista e ancor più la sceneggiatrice (aiutata da Alek Keshishian) Madonna presenta evidenti e comprensibili carenze e ingenuità proprie di una principiante,
grazie al buon team di professionisti da cui è stata affiancata il film
compensa tali gravi carenze con le categorie tecniche: innanzitutto i costumi,
candidati all’Oscar, del premio Oscar Arianne Phillips (Quando l’amore brucia
l’anima) agli ottimi trucchi di Eldo Ray Estes (Broadwalk Empire) e soprattutto
alla fotografia di Hagen Bogdanski (Le vite degli altri, Young Victoria) che è
capace di fare sembrare la parte della pellicola ambientata negli anni ’90
un film di quel decennio. Una menzione meritano anche le musiche, seppur
decisamente invadenti: sia quelle per archi di Abel Korzeniowski (A single man), candidate
ai Golden Globes, che quelle di Stuart Price (già, il produttore dell’album
Confessions on a dancefloor) e di Yann Tiersen, nonché i brani vintage di Henry
Mancini, Billie Holiday e perfino i Sex Pistols, che fanno da sottofondo a uno
dei momenti più riusciti del film.
Per approfondire l'argomento storico, si consiglia di ripescare Il Discorso del Re, in cui i ruoli sono invertiti e i personaggi monodimensionali: là Elizabeth era una santa, qui è perfida, là Wallis era una carnefice, qui è una vittima.
Annunciato nel 2008, girato nel 2010 e presentato nel 2011, il film arriva finalmente anche in Italia a giugno dopo aver raccolto soltanto, e ingiustamente, fischi e fiaschi.
VOTO: 6,5
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