Pagine: 448 Prezzo: € 16,50
Data di uscita: Marzo 2016
Grace, la figlia quindicenne di Patrick O’Malley, discende dagli O’Malley del Nord, un tempo padroni di un’enorme tenuta, poi finiti in povertà con la sconfitta di Giacomo II, l’ultimo monarca cattolico d’Inghilterra. Ora, nel pieno degli anni Quaranta del XIX secolo, Gracelin O’Malley – autentica bellezza irlandese che ha ricevuto in dono dalla madre la pelle color crema, le gote rosee, i capelli di un rosso scurissimo e gli occhi blu come il mare in tempesta – vive in una casa di pietra con un tetto di paglia, cinta da un appezzamento di terra piuttosto grande in affitto, dieci acri coltivati principalmente a patate.
La terra, come ogni cosa appartenuta un tempo alle antiche famiglie cattoliche irlandesi, è parte dei possedimenti dei Donnelly, signori inglesi. Se fosse ancora viva la madre di Grace, così sagace nell’accumulare risparmi e riserve di cibo, gli O’ Malley saprebbero come cavarsela nel far fronte alla scadenza del contratto di affitto, e ai primi segni di una carestia che si annuncia feroce come non mai. Il lavoro nei campi, però, non basta, e il rischio è perdere quella terra che significa per loro una cosa soltanto: la sopravvivenza.
La salvezza, per Patrick O’Malley, si presenta sotto le nobili fattezze di Bram Donnelly. Figlio di un Lord inglese, relegato dalla famiglia nella contea di Cork a causa delle sue giovanili scappatelle londinesi, il trentenne Donnelly è rimasto vedovo due volte e, al falò della Vigilia di san Giovanni, mette gli occhi addosso alla bella Grace.
Patrick non esita a dire di sì nell’istante in cui Squire Donnelly gli chiede la mano della figlia. Paziente e apparentemente lieto, nei primi mesi di matrimonio, di educare Grace agli usi e ai costumi dell’aristocrazia terriera, Donnelly con il trascorrere del tempo svela il suo vero volto: quello di un arrogante inglese che non perde occasione per calpestare la vita, ai suoi occhi indegna, degli irlandesi.
La Grande Carestia, intanto, si abbatte sulla contea di Cork e sull’intera isola d’Irlanda, con strade impraticabili a causa dei mendicanti ridotti in fin di vita, ospizi per i poveri pieni fino all’inverosimile, ospedali incapaci di alleviare le pene, e rivolte, case bruciate, proprietari terrieri assassinati.
Primo volume di una monumentale ed epica trilogia dedicata all’Irlanda moderna e alla diaspora dei suoi abitanti, Terra perduta parla d’amore, di rivolta, di libertà e oppressione in un momento cruciale della Storia.Ann Moore è nata a Burford, in Inghilterra. Laureata in Inglese presso la Western University di Washington, ha scritto tre romanzi storici incentrati sulle carestie, le migrazioni e le rivolte d’Irlanda. Con Terra perduta ha ottenuto un notevole successo di pubblico. Attualmente vive a Bellingham, nello stato di Washington, con la famiglia.
Pagine: 192 Prezzo: € 9,00
Data di uscita: Marzo 2016
Ritornata al villaggio natio dopo una cocente delusione d’amore patita a Tokyo, la giovane Ringo ha
un’idea singolare per tornare pienamente alla vita: aprire un ristorante per non più di una coppia al giorno, con un menu ad hoc, ritagliato sulla fisionomia e i possibili desideri dei clienti. Con l’aiuto del valente Kuma-san, il cui cuore è stato infranto dalla bella Shiñorita, un’argentina scappata in città, Ringo risistema un granaio. Pareti tinteggiate d’arancio, posate di epoca vittoriana e di epoca Taish e, nel giro di qualche mese, il Lumachino, così la ragazza battezza il ristorante, apre i battenti.
La prima cliente è la Concubina, la triste amante di un influente politico locale passato a miglior vita diversi anni prima: dopo aver mangiato al Lumachino, la donna diventa di colpo allegra e piena di vita. Gente che si innamora, che si perdona, che ritrova la gioia di vivere: la notizia del potere magico del Lumachino sui clienti si diffonde in tutto il circondario, e il successo è così garantito, poiché tutti vogliono sedersi alla tavola del ristorante dell’amore ritrovato.
Nata nel 1973, Ito Ogawa è una nota scrittrice giapponese di canzoni e di libri illustrati per ragazzi. Con Il ristorante dell’amore ritrovato, il suo romanzo d’esordio, ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, con centinaia di migliaia di copie vendute.
Pagine: 384 Prezzo: € 9,00
Data di uscita: Marzo 2016
Account director in un’agenzia newyorchese, Bea è a Londra quando una terribile notizia la raggiunge. La polizia la informa di aver rinvenuto a Hyde Park, in una casupola di epoca vittoriana, il cadavere di Tess, sua sorella. Le maniche del cappotto intrise di sangue, i numerosi tagli sull’interno delle braccia, indicano per gli inquirenti una sola possibile conclusione: la ragazza si è suicidata ed è morta per dissanguamento. Bea, tuttavia, non crede un solo istante alla tesi del suicidio. Impossibile, per lei, che sua sorella, una ragazza piena di vita e felice di aspettare un bambino si sia uccisa. Decide per questo di trasferirsi nell’appartamento della sorella e di indagare sulla sua vita privata. Là, in quell’alloggio malandato, con una vecchia vasca da bagno di smalto sbreccato e macchie di ruggine e muffa intorno ai rubinetti, Bea scopre che Tess aveva preparato per il suo bambino vestitini da neonato di grande lusso che non poteva nemmeno lontanamente permettersi; che la finestra della camera da letto ha un vetro rotto; che sua sorella riceveva da tempo minacciose telefonate anonime.
Romanzo che ha ottenuto al suo apparire uno straordinario successo di pubblico e di critica, Sorella mostra come la grande narrativa si manifesti oggi anche, e forse soprattutto, nella forma del mystery, del thriller e del romanzo criminale.
Rosamund Lupton si è laureata in letteratura inglese a Cambridge e vive a Londra con marito e figli. Ha lavorato a lungo nell’editoria e come sceneggiatrice. Sorella è il suo primo romanzo, uno dei maggiori bestseller dell’ultima stagione letteraria inglese.
Pagine: 336 Prezzo: € 9,00
Data di uscita: Marzo 2016
Nonna Mencía ha un braccio rotto e novant’anni. E a novant’anni, si sa, si perde il pudore e allora affiorano verità scomode e segreti crudeli. Flavia, sua figlia, l’ha accolta a casa sua benché, un giorno di tanti anni fa, Mencía abbia posto fine all’unica storia d’amore della sua vita. Lía accudisce amorevolmente tutti, la madre Mencía, le figlie Beatriz e Inés, ma non riesce a superare il dolore per la scomparsa di Helena, la sua prima figlia. Beatriz, invece, è rientrata a casa in un giorno di pioggia e non vi ha piú trovato Arturo, suo marito. Al suo posto, solo uno squallido, laconico biglietto d’addio. Inés, infine, ha una strana luce sul viso da quando Sandra è sbucata, come una nube in tempesta, nella redazione del giornale in cui lavora. Mencía, Flavia, Lía, Beatriz, Inés: cinque donne spagnole della stessa famiglia e di tre diverse generazioni, cinque donne che si incontrano in una casa della zona ovest di una Minorca autunnale per mostrare che, al di là dei tempi e dei mutamenti, il cuore delle donne non si lascia facilmente abbattere dai colpi della vita.Alejandro Palomas è nato a Barcellona nel 1967. Laureato in letteratura inglese, traduttore di Katherine Mansfield, Gertrude Stein, Willa Cather e Jack London, ha pubblicato con Neri Pozza L’anima del mondo (2013) e Capodanno da mia madre (2015).