Anti-cementificazione, Salviamo il Paesaggio plaude al governo Monti

Creato il 15 settembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Ieri, 14 settembre, il Consiglio dei Ministri ha fatto proprio il Disegno di legge al quale il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania stava lavorando da tempo. Si tratta del disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo fortemente voluto dal forum nazionale Salviamoilpaesaggio e dalle numerose associazioni ad esso aderenti. Il provvedimento può e deve essere ancora perfezionato, ma è un primo passo importante verso la tutela dei suoli agricoli, erosi oltre misura dalla cementificazione selvaggia. Preso atto che in 40 anni è stata cementificata un’area pari a Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna, passando da 18 a 13 milioni di ettari di superficie agricola, il premier Mario Monti, ha riconosciuto l’urgenza e la significatività del provvedimento ed è giunto ad affermare che lo ritiene parte integrante del pacchetto di norme denominato ”Salva Italia”. Finalizzato a garantire l’equilibrio tra terreni agricoli e zone edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo di zone già urbanizzate, il Disegno di legge, nell’opinione del capo del governo, mira non solo a promuovere l’attività agricola e l’autosufficienza alimentare del paese, ma anche a salvaguardare paesaggio, ambiente naturale ed equilibrio idro-geologico.
Il provvedimento identifica come “terreni agricoli” tutti quelli che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola e introduce un meccanismo di identificazione, a livello nazionale, dell’estensione massima di terreni agricoli edificabili. Prevede inoltre il divieto di cambiare la destinazione d’uso dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuto di Stato o di aiuti comunitari. Anche il patrimonio edilizio rurale viene ritenuto meritevole di particolare tutela e se ne incoraggia recupero e manutenzione. Infine, per disincentivare l’attività edilizia sul territorio, vengono abolite le norme correnti che consentono agli Enti locali di utilizzare i contributi di costruzione per la copertura delle spese correnti.
Il Comitato Cremonese, Cremasco e Casalasco, si augura che questi nuovi orientamenti a livello nazionale contribuiscano a rendere più sensibili anche gli amministratori locali in tema di consumo di suolo, un fenomeno da arginare senza ulteriori indugi e per il contrasto del quale, come Salviamoilpaesaggio nella sua articolazione locale abbiamo da tempo proposto a tutti i comuni della provincia il censimento degli immobili, ricevendo, invero, pochissime risposte. Così come scarse sono state le reazioni positive al nostro suggerimento di porre dei limiti ad una sorta di cementificazione occulta del territorio agricolo che passa attraverso la costruzione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, nei quali troppo spesso si bruciano prodotti destinati all’alimentazione umana e animale. L’auspicio è che il recente atto governativo contribuisca a quel profondo cambiamento culturale (e politico) che si rende necessario per garantire la sopravvivenza alle generazioni future.

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