Antichi Pellettieri cede Sebastian / Antichi Pellettieri sells Sebastian

I commissari hanno venduto la partecipazione nel brand fondato in Francia negli anni ’60 detenuta dalla controllata Antichi Pellettieri.
The administrator sold the share of the brand founded in France in the 60’s and belonging to Mariella Burani Fashion Group’s subsidiary.

Antichi Pellettieri ha ceduto l’intera partecipazione in Sebastian Leather Group Spa, il 44,47% del capitale sociale, a Bettina Srl, proprietaria del marchio Sebastian e già socio di maggioranza dell’azienda, per un corrispettivo pari a 2 milioni di euro. L’operazione rientra nell’ambito del piano finalizzato a conseguire il risanamento dell’esposizione debitoria e ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria di Antichi Pellettieri che continuerà ad utilizzare il brand Sebastian sulla base di un contratto pluriennale di licenza di produzione e distribuzione di calzature per non privarsi del giro d’affari e della forza occupazionale riconducibili ad esso.
Antichi Pellettieri è controllata da Walter Burani per il 50,53% del capitale in parte direttamente ma anche attraverso la Design & Licenses Spa e il Mariella Burani Fashion Group in amministrazione straordinaria.
Intanto, è iniziato presso il Tribunale di Milano il processo sul crac di Mariella Burani Fashion Group, davanti ai giudici della terza sezione penale, che vede Walter e Giovanni Burani accusati di bancarotta fraudolenta e falso in bilancio per il fallimento di Burani Designer Holding, Mariella Burani Family Holding e Mariella Burani Fashion Group.
Hanno chiesto di costituirsi parte civile in 139, compresi alcuni azionisti e il fondo Michelangelo.
Tra le richieste figura anche quella dei curatori fallimentari di Burani Designer Holding, la società del gruppo fallita nei mesi scorsi.
La prossima udienza, durante la quale verranno decisi se e quali parti civili ammettere o meno, è stata fissata il 17 gennaio 2011. Il primo ottobre scorso, i pm di Milano, Luigi Orsi e Mauro Clerici, titolari del fascicolo, avevano chiesto per gli ex amministratori del gruppo di Cavriago, attualmente agli arresti domiciliari, il rito con giudizio immediato, richiesta prontamente accolta dal giudice dell’udienza preliminare Fabrizio D’Arcangelo. Rimane ancora aperto, infine, un filone d'inchiesta relativo ai reati di aggiotaggio e ostacolo all’autorità di vigilanza.