Gianpaolo Pazzini si dispera dopo l'errore fantozziano che condanna l'Inter
E’ un sabato ricco di emozioni quello offerto dalla 14.a giornata di campionato con gli anticipi Inter-Udinese e Napoli-Lecce.
Al San Siro l’Inter ospita un’Udinese meno brillante del solito che fa fatica ad imporre i propri ritmi ma che non soffre particolarmente un avversario con poca fame e idee poco chiare.
L’attacco formato da Pazzini e Milito non sembra preoccupare il trio di difensori centrali composto dagli ottimi Benatia, Danilo e Ferronetti che sono praticamente insuperabili per gli avanti nerazzurri.
L’Inter però la partita la perde al centrocampo dove Cambiasso soffre il peso degli anni mentre Alvarez e Faraoni ne sentono la mancanza; la linea mediana nerazzurra viene spaccata dalla velocità di Armero e Isla ed è solo questione di tempo, 73 minuti per l’esattezza, prima che quest’ultimo trovi la via del gol del vantaggio friulano.
In questa stagione sono però i nervi a tradire l’Inter: i padroni di casa si sbilanciano in avanti e si espongono al micidiale contropiede della banda bianconera che sfocia in un rigore generosamente assegnato dal direttore di gara.
Non c’è il fallo di Zanetti e, in ogni caso, una volta concesso il vantaggio se non si concretizza non si può tornare sulla propria decisione: tutto ciò viene però spazzato via dall’errore di Di Natale che spreca il regalo.
Clamorosamente al primo capovolgimento di fronte l’Inter trova il rigore sui Milito, rigore che Pazzini trasforma in una schifezza scivolando e sparando in tribuna: gioco, partita, incontro per l’Udinese che raggiunge il Milan a quota 27 punti.
MVP Udinese: Danilo 7
Il difensore brasiliano guida la difesa nerazzurra con autorevolezza anche contro due clienti difficili come Diego Milito e Gianpaolo Pazzini.
MVP Inter: Zanetti 10
Quando a trentotto anni sei titolare inamovibile e dai parecchi punti a chi ha vent’anni meno di te essere espulso per la prima volta in Serie A dopo due decenni di ottime prestazioni vale il massimo dei voti possibili.
Al San Paolo invece il Lecce dimentica come ci si difende e nonostante riesca ad infilare due volte la rete avversaria (cosa che non avveniva da tempo immemorabile) riesce a prenderne 4 da un Napoli scatenato e rinfrancato dal pareggio con la Juve: vanno a segno il rinato Cavani (2 volte), un grandissimo Lavezzi e Dzemaili. Inutili le reti di Corvia e Muriel.
Se questo è il Napoli che proporremo in Europa c’è da fregarsi le mani.
MVP: Lavezzi 8
L’argentino è l’anima di questo Napoli, uomo chiave capace di guidare la squadra anche quando manca l’apporto importante di Hamsik; trovasse la porta con più frequenza potrebbe anche lottare per la classifica cannonieri.
Nel pre-pranzo domenicale va in scena una partita frizzante e divertente tra Catania e Cagliari.
I siciliani al Massimino si sono già presi scalpi importanti ma l’eroe del giorno è Viktor Ibarbo, semisconosciuto colombiano del Cagliari, che si propone in una irresistibile serpentina con gol vittoria per i sardi.
MVP: Ibarbo 7
Non c’è solo il gol che regala la vittoria al Cagliari ma anche scatti, difesa del pallone e una costante e pericolosa presenza nell’area catanese ad impreziosire la prestazione del giovane colombiano che si candida come protagonista per il prosieguo della stagione.