Fabio Borini, classe 1992. Autore del gol che vale tre punti a Palermo
Nel Sabato sera di Serie A, mentre la Sicilia orientale è sommersa dal vento e dalla pioggia torrenziale, a Palermo i rosanero si vedono sconfitti meritatamente da una Roma insicura ma cinica.
I giallorossi di Luis Enrique sono apparsi determinati e vogliosi solo nei primi venti minuti al Barbera, poi, nonostante il perfetto lavoro difensivo – per una volta – della retroguardia giallorossa le occasioni per i capitolini non sono state così tante, a parte il gol dell’unica punta giallorossa che segna nelle ultime giornate cioé Borini ed un paio di incursioni pericolose del genietto Lamela, nè tanto nette quanto era possibile prospettare pensando a due tra le difese più battute delle ultime giornate di A.
Il Palermo è apparso demotivato e svagato, certo le defezioni non lo hanno aiutato, ma il centrocampo rosanero non è mai entrato in partita e mentre Acquah girava a vuoto picchiando come un fabbro a destra e a manca, Donati e Zahavi si dimostravano lenti e prevedibili, senza mai fornire quel lampo di genio essenziale per mettere in moto Miccoli che è stato sovrastato dalla esuberanza fisica di Kjaer e Heinze, mentre Budan passeggiava lontano dall’area di rigore in cui solitamente dovrebbe stazionare.