Il relitto dello Sri Lanka (Foto: Dipartimento di Archeologia dello
Sri Lanka)
Il relitto si trova a circa 33 metri di profondità, al largo del villaggio di pescatori di Godavaya, dove già nel 1990 è stato scavato un porto che, un tempo, era un importate scalo marittimo lungo la Via della Seta (II secolo d.C.).
La nave che sarà presto recuperata, è stata scoperta solamente un decennio fa e contiene un cumulo di barre metalliche corrose, pezzi in vetro e ceramica che si sono sparpagliate all'intorno dello scafo. Purtroppo i reperti non sono in buone condizioni, a causa delle correnti marine e delle tempeste intercorse nei secoli. Il relitto, però, a quel che sostengono gli archeologi, potrebbe colmare una lacuna nella prova del commerci di metalli e materie prime esotiche dall'Asia al Mediterraneo e, più specificatamente, al mondo romano.
I ricercatori pensano che gli scambi commerciali tra Roma e l'Asia siano andati intensificandosi con l'annessione dell'Egitto nel I secolo a.C.. Testimonianza ne sono diverse fonti letterarie, come un manuale in lingua greca, risalente al I secolo d.C., che narra di marinai in partenza dal Mediterraneo e dal Mar Rosso verso l'Oceano Indiano per vendere e comperare merce.
Le tracce di questo importante relitto furono notate nel 2003, quando alcuni pescatori locali, tuffandosi in mare, riportarono a terra manufatti antichi. Gli archeologi hanno potuto esaminare il relitto, però, solo nel 2010 e lo hanno documentato in tre successive campagne tra il 2011 e il 2013. La maggior parte del carico della nave sembra essere costituito da materie prime locali: pietre per la macinazione, ferro, lingotti di rame (oramai piuttosto corrosi), barre di vetro provenienti dalla costa del Tamil. I ricercatori sperano, anche, di estrarre da alcuni vasi di ceramica sigillati materiali botanici antichi, quali il polline, che potrebbero fornire molte preziose informazioni circa il periodo in cui il veliero si trovava in viaggio, per esempio.
Per determinare l'età del relitto, gli archeologi hanno prelevato alcuni campioni di legno dello scavo, che hanno restituito una datazione attorno al I secolo a.C. - I secolo d.C.