In poche righe l’articolista centra un punto importante: l’assenza o quantomeno l’assuefazione degli anticorpi nel sistema italiano. Le due vicende sono diverse ma hanno un punto in comune che riguarda la credibilità delle persone scelte ad amministrare “il bene comune”. Il ministro tedesco è stato accusato di aver plagiato la tesi di dottorato e a fronte di una scomposta difesa del premier (“ho scelto un politico, non un accademico”) sono state raccolte diecimila firme di dottori di ricerca tedeschi che hanno deplorato la “beffa” per la decenza, onore e responsabilità del sistema accademico. Schiacciato da questo attacco, Guttenberg si è infine dimesso.
Il ministro Gelmini, una volta laureata in legge, come Guttenberg ha preso delle scorciatoie nelle procedure accademiche (in senso più lato). Ha infatti superato l’esame di stato per l’accesso all’avvocatura presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria nel 2002, dopo aver svolto il primo anno di praticantato a Brescia e il secondo sempre a Reggio. Tale spostamento, come spiega la stessa Gelmini, fu motivato dal fatto che a Reggio Calabria c’era una percentuale di esami superati di circa il 90% contro una percentuale di circa il 30% delle città del nord Italia. Dopo che la stampa ha rivelato questa vicenda, la comunità accademica italiana ha chiesto le dimissioni della Gelmini senza alcun risultato. La vicenda ha lasciato “l‘ironia di avere un ministro dell’università che allegramente ammette di aver eluso le regole accademiche”, ironia che “è stata colta dalla comunità”.
Queste considerazioni mi fanno venire in mente quello che scriveva mio padre Paolo nel 2002:“Spesso, anche se non sempre, gli uomini politici che raggiungono il vertice del potere hanno pochi scrupoli e molto cinismo. Le moderne democrazie parlamentari mirano appunto ad impedire che quella mancanza di scrupoli e quel cinismo procurino gravi danni alla collettività. Una metafora tratta dalla medicina può chiarire le idee: la democrazia, in tutte le sue componenti, fra cui la giustizia e la libertà d’informazione e di espressione, rappresenta un sistema di anticorpi. Se questi anticorpi non funzionano, compaiono i sintomi di quella terribile malattia chiamata Aids, l’immunodeficienza acquisita, contraendo la quale gli agenti patogeni hanno via libera e possono portare alla morte”. Gli anticorpi di questo paese si sono assuefatti e non reagiscono più. Dopo vent’anni è ora che si risveglino. Che sia la manifestazione in difesa della Costituzione un segnale definitivo? In quest’occasione vorrei ricordare mio padre con questo video, tratto dallamanifestazione al Palavobis, in difesa della legalità e della democrazia, del 2002.
(Pubblicato su Il Fatto Quotidiano online)