Stamane, lungo via Marina, all’altezza del varco Immacolatella del Porto, giusto dinnanzi all’ingresso della Facoltà di Giurisprudenza era stato affisso un maximanifesto degli artisti Deva-Picardi, la scritta ”Nessuna luce mio duce” ed un maxi volto di Benito Mussolini faceva “bella” mostra di sè, il manifesto aveva anche un rimando facebook alla pagina della Cripta di Predappio che raccoglie la salma di Mussolini.
Gli artisti hanno spiegato che si trattava di una vera e propria provocazione, infatti loro chiedono la chiusura della cripta Mussolini a Predappio.Gli artisti hanno poi spiegato online che lo scopo del manifesto che ha spaventato Napoli è quello di porre fine al pellegrinaggio di nostalgici del fascismo che ogni giorno si recano a Predappio. E dunque chiudere al pubblico la cripta. Secondo i due artisti, la tomba del Duce resterebbe visitabile «in totale spregio alle disposizioni fondamentali della Costituzione Italiana» . Il Comune però ha deciso di stendere sopra il manifesto un foglio bianco, e, gli artisti non hanno accolto in modo positivo quella decisione, infatti ha dichiarato Deva: “È una decisione assurda un errore gravissimo da parte del Comune. Speriamo in un atto dovuto a imperizia piuttosto che a una volontà politica. In un momento in cui in Italia nessuno più parla di fascismo e antifascismo, grazie al Padiglione Italia della Biennale di Venezia, curato quest’anno da Vittorio Sgarbi, e in collaborazione con il Cam per il progetto “Campania Senses” che sarà inaugurato il 28 settembre, noi accendiamo una luce su una questione delicatissima. Il ritorno al neofascismo caratterizza l’intera cultura giovanile europea. ” Per Deva poi è paradossale che adulti e minorenni vadano a onorare ogni giorno un dittatore e una”fede” contro la quale vige anche un articolo della Costituzione: la dodicesima disposizione transitoria attuata dalla legge Scelba del 1952, che proibisce ogni attività volta alla esaltazione di esponenti, principi, metodi e fatti propri del partito fascista. E la Repubblica italiana è anzitutto una Repubblica antifascista.
A Roma invece si teme il Primo di Ottobre. Perchè? Il solito anniversario della marcia su Roma sembra che questo anno preveda l’arrivo di un gruppo neonazista inglese Blood & Honour, gli skin dovrebbero recarsi nello stabile occupato dal 2008 dai militanti di un gruppo di estrema destra che fa capo a CasaPound in via Monte Bianco, a Colleverde di Guidonia. Blood & Honour è una sorta di gruppo estremista che crede nella supremazia della razza bianca,il gruppo poi è antisemita e fa uso di svastiche, e croci celtiche. Il mondo politico capitolino è indignato!Casa Pound nega l’arrivo del gruppo intanto a Colleverde si raccolgono le firme a favore del gruppo di estrema destra che a detta dei cittadini presta servizio alla comunità. Imma Battaglia, presidente di Gay Project però non può mandar giù la questione del probabile arrivo degli skin e dichiara «Chiedo che sulla questione si indaghi con serietà sui veri responsabili e che da tutte le istituzioni, oltre le dichiarazioni, vengano prese misure efficaci e concrete per bloccare movimenti come questo una volta per sempre e per chiarire a tutti definitivamente che in Italia non c’è posto per la violenza e il razzismo»
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