Diversi lettori hanno posto domande sui sistemi antifurto via radio chiedendo di approfondire un aspetto tecnico (ma anche commerciale) che spesso viene presentato in abbinamento a questi prodotti, vale a dire le prestazioni di anti-jamming (anti-accecamento) e la doppia frequenza.
Abbiamo già discusso in precedenza la questione doppia frequenza, ma cerchiamo di riassumere per chiarezza in un unico post cosa si intende e quale funzione svolgono queste caratteristiche.
La doppia frequenza significa che il sistema radio di trasmissione e ricezione degli allarmi avviene utilizzando due frequenze separate, ad esempio 433MHz e 866MHz. Vale a dire – semplificando al massimo – che nel caso in cui una delle frequenze non sia disponibile per la trasmissione (a causa di un’interferenza ambientale o deliberata), il sistema utilizza l’altra per comunicare allarmi tra i sensori e la centrale. La funzione di doppia frequenza serve a prevenire un tentativo di ‘jamming’, cioè di oscuramento della frequenza radio a mezzo di una portante più forte che impedisce la ricezione da parte della centrale.
Il jamming, spiegato banalmente, è come se un sensore per comunicare l’allarme parlasse con voce normale e qualcuno vicino alla centrale mettesse una musica a tutto volume, impedendo alla centrale di sentirlo.
Detto questo, le considerazioni in merito da fare sono due:
- le due frequenze sono sufficientemente distanti tra loro? Alcuni prodotti propongono sistemi con due frequenze molto vicine – che si oscurano facilmente con una sola portante generata da una singola apparecchiatura e quindi non sono molto utili… In questo caso più che di doppia frequenza si dovrebbe parlare di doppio canale perché la frequenza è la stessa (433MHz o 866MHz), ma si utilizzano due canali radio a distanza di qualche KHz per sdoppiare la trasmissione/ricezione. Il doppio canale in genere è utile ad evitare l’interferenza ambientale accidentale e quindi previene la mancata trasmissione dell’allarme causato da una momentanea indisponibilità radio, ma è abbastanza inutile contro i tentativi di jamming volontari.
- Una buona centrale via radio, posizionata in modo da essere difficilmente oscurabile, deve fare il suo dovere anche se ha una sola frequenza. La qualità e la corretta codifica della trasmissione sono sufficienti a garantire un perfetto funzionamento in singola frequenza — ma questo dipende dalla qualità del prodotto, non dal tipo di tecnologia utilizzata.
La doppia frequenza è una ridondanza, per aggiungere sicurezza ove necessario (alto rischio, ambienti particolarmente perturbati da trasmissioni radio) ma è una modalità tecnica di funzionamento del sistema, una semplice caratteristica di come viene effettuata la trasmissione e niente di più.
Il dispositivo anti-jamming, detto anche anti-saturazione, è una funzione della centrale che rileva appunto la saturazione del canale radio e quindi genera un allarme manomissione. In pratica la radio che riceve, accorgendosi che la frequenza su cui sta ricevendo è totalmente indisponibile da una certa durata di tempo e valutando quindi l’impossibilità di ricevere allarmi dai sensori, interpreta la situazione come un tentativo di sabotaggio (il cosiddetto taglio cavi via etere, mutuando il concetto dagli impianti via filo) e segnala un allarme.
Per ulteriore chiarezza, sia la doppia frequenza che l’anti-jamming non hanno nulla a che fare con i falsi allarmi: proteggono il sistema dai tentativi di sabotaggio o dalle interferenze radio ambientali ma non influiscono in alcun modo sugli allarmi generati da dispositivi ‘esterni’ (altri radio-comandi, apri-cancelli e simili) che fanno scattare il vostro allarme. Di questi ne parliamo qui: falsi allarmi via radio codifica e disturbi.