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Antimateria: dal cern prospettive importanti

Creato il 21 novembre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
ANTIMATERIA: DAL CERN PROSPETTIVE IMPORTANTI
La cosiddetta antimateria è, da sempre, una delle questioni più misteriose ed affascinanti su cui convergono gli studi di varie discipline come fisica, astronomia, chimica, ingegneria od ancora matematica.
Ad oggi, la cosiddetta materia oscura è qualcosa che non vediamo, nè riusciamo affatto a spiegare. Di pari passo alla scienza, appunto, la ricerca sta provando a fare luce su un mistero così grande.
Nonostante tutto, però, la limitatezza dell'uomo in un campo come questo è più che mai evidente. Grazie all'appoggio straordinario della scienza, infatti, l'uomo riesce a conoscere senza completamente spiegare un 10% del totale che esiste nell'Universo intero.
In altri termini, rimane un 90% di realtà che l'uomo non può in alcun modo nè vedere e neppure spiegare, stando agli attuali limiti palesati dalla scienza. Sulla base delle più avanzate conoscenze, infatti, materia ed antimateria sono assolutamente identiche. La sola differenza che intercorre tra di loro è puramente di matrice non strutturale: grazie alle loro opposte cariche, infatti, quando si scontrano si annichilano, dando origine a quella che l'essere umano definisce come energia. Nonostante tutto, un mondo fatto di materia mette in mostra un concetto di antimateria pressochè assente.
Assente quantomeno alla percezione limitatissima dell'essere umano.
Per questo e per moltissime altre motivazioni, lo studio delle interazioni tra materia ed antimateria è primaria fonte di spiegazione relativamente alla natura stessa di questo 90% che ci rimane oscuro.
E' questa la ragione che ha spinto il Cern di Ginevra ad adoperarsi per l'esperimento Alpha. Mirando al completamento degli studi nei confronti di ciò che è sconosciuto, i ricercatori sono riusciti ad isolare completamente atomi di anti-idrogeno.
Studiando dettagliatamente atomi di anti-idrogeno, si potrebbe arrivare a trarre precise e dettagliate informazioni su quella che è universalmente definita anti-materia. Nel dettaglio, grazie a complicatissime tecniche di cattura ed isolamento di componenti materiche, i ricercatori sono arrivati ad isolare 38 atomi di anti-idrogeno per un tempo abbastanza lungo per poterli analizzare fisicamente.
Il risultato è figlio, però, di un progetto che va avanti dal lontano 1995. In quell'anno, infatti, furono prodotti i primi nove atomi di anti-idrogeno, mantenuti in vita però per un tempo insufficiente a studiarli. Nel 2002, dopo numerosi altri tentativi, l'esperimento Athena dimostrò che si poteva produrre anti-idrogeno su larga scala e per un tempo sufficiente a poterlo studiare fisicamente.
E' dello scorso 17 novembre, infine, la tanto attesa notizia riportata in un articolo su Nature.
Ottimistiche sono le previsioni e le aspettative dei responsabili del progetto di ricerca:
"Per motivi che nessuno ancora comprende, la natura ha eliminato l’antimateria. È stato perciò molto gratificante per noi guardare nella macchina e scoprire che conteneva atomi stabili e neutri di antimateria. [...] Questo risultato ci spinge a lavorare ancora più intensamente per capire quali segreti nasconde l’antimateria." è l'opinione di Jeffrey Hangst dell'Università di Arhus (Danimarca).
Sullo sfondo, prospettive aperte da altri due studi promossi dal Cern relative ad un altro progetto di ricerca chiamato Asacusa:
"Con due metodi alternativi di produzione e, quindi, di studio dell’anti-idrogeno, l’antimateria non riuscirà a nasconderci le sue proprietà ancora per molto. [...] C’è ancora un po’ di lavoro di perfezionamento da fare, ma siamo molto contenti dell’alta qualità di questa tecnica."
E' questa l'opinione di Yasunori Yamazaki, appartentente al centro di ricerca Riken e membro di Asacusa.
Prospettive importanti, dunque, per chiarire meglio questo grande mistero che avvolge l'Universo.

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