In realtà però esiste un meccanismo più subdolo alla base dell'invecchiamento cellulare: la Glicazione (o Glicosilazione). Si tratta di un processo per cui nel nostro organismo si ha una reazione non enzimatica degli zuccheri con gli amminoacidi che compongono le proteine e tutto ciò va a formare i cosidetti AGE (Advanced Glycation Endproducts) che sono il risultato finale di questo processo. L'accumulo di questi materiali di scarto nell'organismo diminuisce la funzionalità renale e nervosa, aumentando anche il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari e tumori. Secondo le più recenti teorie gli AGE sarebbero coinvolti nel naturale processo di invecchiamento come e più dei radicali liberi e sarebbero essi stessi alla base della proliferazione dei ROS in un effetto a catena per cui gli AGE attiverebbero la produzione di ROS e viceversa. La formazione degli AGE è facilitata da alti livelli di glicemia e questi prodotti sono i maggiori responsabili delle patologie associate al diabete. Fatto per cui oltre alla integrazione di antiossidanti una persona che vuole ridurre drasticamente gli effetti nefasti dell'avanzare dell'età dovrebbe assumere anche un antiglicante.
La buona notizia è che in commercio di antiglicanti ve ne sono e sono già disponibili come integratori, uno di essi è la Carnosina. Si tratta di un un dipeptide e come tale è formata dall'unione di due amminoacidi, chiamati, rispettivamente, istidina e Βeta-alanina. Ricercatori Australiani hanno confermato sperimentalmente la capacità della carnosina di aumentare in vitro la longevità dei fibroblasti umani. La carnosina riuscì ad aumentare il massimo numero di divisioni cellulari da 50 a più di 60. Tale parametro è uno dei pilastri della teoria dell'invecchiamento di Haflick che durante i suoi studi dimostrò che il numero delle replicazioni di fibroblasti appartenenti a varie specie animali era proporzionale alla lunghezza massima della vita dell'animale stesso. La Carnosina, inibendo la produzione di acido lattico è molto usata dagli atleti, in particolare ciclisti e bodybuilder, ed è infatti disponibile come integratore per sportivi. Un fatto positivo è che la dose come antiglicante è significativamente inferiore a quella che usano gli sportivi: bastano 250 Mg al giorno, meglio se in unione con un multivitaminico che contenga vitamina E con la quale la Carnosina ha un effetto sinergizzante confermato dalle ricerche della British Longevity Society. In alcuni integratori invece della Carnosina è presente la Beta-Alanina ovvero il suo precursore che sembra abbia effetti del tutto simili alla Carnosina.
Personalmente l'anno scorso ho fatto uso di questo integratore per qualche mese non rilevando alcun effetto collaterale negativo.
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