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Antisquad – Anteprima PC

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 12/03/2014

Cover Antisquad

PC

Genere:

Sviluppatore: ,

Produttore: BulkyPix, Plug In Digital

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 12/12/2013

VISITA LA SCHEDA DI Antisquad

Tra i generi meno gettonati dagli sviluppatori indipendenti spiccano i giochi di ruolo, in particolar modo quelli tradizionali a turni, vuoi per una richiesta limitata ai soli appassionati o una formula di gioco che richiede numerosi accorgimenti per funzionare come dovrebbe. A colmare questa lacuna ci pensa Antisquad, ad opera di InsGames, da qualche settimana disponibile su Steam come Early Access ad un prezzo davvero ghiotto. Il titolo si configura come un GdR tattico ambientato ai giorni nostri (a la Ghost Recon per 3DS per intenderci), che a dispetto della chiassosa e grossolana presentazione in stile A-Team ed uno stadio di progettazione ancora incompleto è riuscito ad intrattenerci non poco in questi giorni di prova, grazie a delle meccaniche piuttosto comuni nel settore ma rimaneggiate sapientemente. È ancora presto per un giudizio complessivo, ma nel frattempo ecco le nostre impressioni sulla versione preliminare.

antisquad-evidenza

UN DIAMANTE GREZZO NELLA POLVERE DA SPARO

Antisquad è uno di quei giochi che impiega del tempo per decollare, che chiede al giocatore di prendere confidenza con tutte le sue feature per poter essere apprezzato appieno, come del resto buona parte dei titoli con una spiccata componente ruolistica, ma nel suo caso lo scoglio è ampliato da un impatto iniziale non esattamente memorabile, che rende le prime ore alquanto pesanti da digerire. Va da sé che la produzione InsGames focalizza l’esperienza offerta principalmente sul gameplay, ma questo non giustifica un comparto narrativo ed una caratterizzazione dei personaggi praticamente inesistenti. Nel corso della modalità principale, strutturata in capitoli composti da diverse sottomissioni ciascuno, gestiremo una milizia privata di mercenari in lotta contro cartelli messicani, cellule terroristiche e pirati, contesti bellici contemporanei riciclati fino alla noia, e che ormai non hanno più nulla di nuovo da raccontare, specie se la personalità del cast è riconducibile al loro ruolo e ad un paio di tratti fortemente stereotipati, tanto che ancora non riusciamo a ricordarci i loro nomi; il tutorial infine, lento e scriptato, sebbene abbastanza eloquente (non vi conviene saltarlo), segna definitivamente una sessione introduttiva tediosa, ma anche ingannevole sulle reali potenzialità del titolo una volta scesi in campo.

La formula di gioco ricorda da vicino quella del già citato Ghost Recon, con mappe a scacchiera ed una struttura a classi, che determina l’ammontare di Punti Azione (utilizzati sia per sparare che muoversi), il raggio d’azione e la potenza di fuoco delle varie unità, più placche protettive monouso contro i danni standard. Ai protagonisti è inoltre riservato un set di skill uniche, fondamentali per trionfare vista l’enorme disparità di forze in termini di numero, fino ad un massimo di tre oggetti, come kit di pronto soccorso, bevande energetiche o mine antiuomo, e svariate personalizzazioni per armi e costumi, che conferiscono bonus più o meno significativi, che potremo potenziare singolarmente assieme ai parametri con i crediti acquisiti come ricompensa. Il giocatore ha a disposizione cinque eroi (ma se ne possono reclutare altri per un totale di otto) per altrettante classi, ma può schierarne solo tre per volta, quindi è opportuno selezionare i candidati idonei in base alla conformazione del territorio o del nostro stile di gioco: abbiamo il classico soldato d’assalto, bilanciato e in grado di recuperare Punti Azione uccidendo i nemici; lo scout, fragile ma capace di muovere numerose volte in un turno, il cecchino, che come ovvio può colpire da lunghe distanze; il geniere, munito di lanciagranate ed esplosivi per danni ad area, e il tank armato di mitragliatrice leggera, devastante contro plotoni di fanteria, casomai riesca a portarsi a tiro vista la sua lentezza. Preferire una classe ad un’altra non compromette l’esito dell’operazione se si sanno giocare bene le proprie carte, e i quattro livelli di difficoltà offrono il giusto tasso di sfida, in un primo momento almeno; dobbiamo infatti lamentare un certo sbilanciamento delle meccaniche in favore delle unità leggere, che va a rompere il fragile equilibrio delle battaglie nelle fasi avanzate.

Di norma l’approccio ideale in Antisquad non differisce troppo da titoli come Fire Emblem: ci si muove in gruppo, si aspetta il momento propizio e si eliminano le minacce una alla volta, in modo da limitare le perdite e fare piazza pulita senza finire con le spalle al muro, e fin qui tutto funziona; le prime missioni anche alle difficoltà minori sono piuttosto difficili, un passo falso e le truppe cadono come birilli, non necessariamente un male, le soddisfazioni abbondano, ma nulla può contro la furia di uno scout, che sia alleato o nemico. Questi richiedono un quantitativo ridicolo di Punti Azione per agire, e ironia della sorta ne dispongono in maggior quantità rispetto alle altre classi, consentendogli di girarsi mezza mappa con nonchalance, passarvi davanti ed avere ancora abbastanza risorse per spararvi e battere in ritirata (per darvi un’idea, uno scout consuma 6 punti per spostarsi di una casella e 12 per attaccare, contro i 10-30 di un soldato e i 15-40 di un cecchino. Mmm…). Non solo, Rose vanta tra le sue dotazioni una bomba fumogena che occulta chiunque nelle vicinanze rendendolo praticamente invincibile, trasformando il mordi e fuggi in una pratica ridicolmente OP, di cui si può facilmente abusare per garantirsi una vittoria facile, complice anche l’intelligenza artificiale non esattamente brillante; chiaramente vale anche il discorso inverso: un nemico vi scopre? Nessun problema, a patto che non sia uno scout, in tal caso non saranno distanze siderali o quintali di corazza a salvarvi la pelle, e addio a partite sudate in un singolo turno. Ci auguriamo che il team di sviluppo bilanci questa lacuna in vista della release ufficiale, in quanto danneggia notevolmente un canovaccio altrimenti solido e molto divertente, oltre magari a qualche contenuto extra. La longevità complessiva infatti si attesta su standard decisamente bassi, bastano poche ore per completare l’ultima campagna, fortunatamente il titolo vanta un’ottima rigiocabilità dovuta al grinding (cappare anche un solo mercenario richiede ingenti somme di denaro) e alla mostruosa cifra di 170 achievement, legati essenzialmente alla ripetizione spasmodica di alcune azioni in particolare, ma che comunque porteranno via parecchio tempo a coloro che decideranno di intraprendere l’impresa.

Chiude la nostra anteprima una piccola analisi tecnica. Graficamente Antisquad si presenta in maniera semplice, leggero per l’hardware e in grado di supportare anche le risoluzioni più elevate, con modelli poligonali e animazioni essenziali, compensati da uno stile colorato e un’interfaccia chiara e pulita, non un capolavoro di level design, ma piacevole a guardarsi e sempre leggibile (salvo alcuni grattacapo con la visuale isometrica). Sul versante audio, le tracce non sono moltissime, tuttavia contribuiscono a creare una buona atmosfera, sebbene il loop alla lunga tenda a stancare, soprattutto nei menù, mentre gli effetti sonori fanno il lavoro discretamente, senza stupire.

Antisquad – Anteprima PC
IN CONCLUSIONE
Antisquad ci ha positivamente sorpreso. Nonostante diverse falle strutturali e una formula di gioco ancora grezza, l'opera di InsGames funziona e saprà conquistare i fan dei GdR tattici che riusciranno ad andare oltre i primi, dimenticabili, minuti di gioco. Non sappiamo quando verrà effettivamente rilasciato, né la mole di cambiamenti che i suoi creatori hanno intenzione di apportare una volta raccolto sufficiente feedback, ma ora come ora gli utenti interessati possono recuperarlo per un prezzo irrisorio, e anche così ne avranno per un bel po'. C'è ancora tanto su cui lavorare, ma le fondamenta per un titolo valido sembrano esserci tutte. Vedremo come si evolverà in futuro...

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