Che rischia di distruggere completamente l'economia turistica, visto che l'estate è alle porte.
Le proteste sono state molto accese, da parte di tante associazioni sarde, ma anche toscane.
L'antitrust non ci vede bene, e vuole indagare su questi aumenti improvvisi ma sopratutto simultanei in tutte le compagnie che sono moby, grandi navi veloci, snav e forship.
Anche la guardia di finanza indaga sulla faccenda, segno che quelli che sostenevano che le proteste erano del tutto infondate o peggio avevano torto marcio.
Questi rincari effettivamente sono sospetti: una volta che la compagnia tirrenia è stata privatizzata i prezzi sono schizzati alle stelle.
Le compagnie sostengono che essa faceva concorrenza sleale, costringendoli a operare in perdita per anni, e che ora che ha chiuso, sommato al rincaro dei carburanti, il prezzo è raddoppiato.
Insomma, ci sarebbero molte cose da precisare...
Se una compagnia chiude il bilancio in perdita per troppo tempo, alla fine fallisce (non ricordo quanti anni sono) e già questa scusazzola, per chi ha studiato almeno i fondamenti di economia aziendale, suona come ridicola e campata in aria.
L'altra è il prezzo del carburante... Va bene, la bensina è aumentata parecchio di prezzo, ma si parla di 20-30 centesimi negli ultimi anni, il che potrebbe rendere lecito un aumento dei prezzi del 15%, o del 20%, ma non del 110%.
Come al solito siamo davanti a grandi aziende che macinano miliardi e piangono miseria.
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