Il logo di Poste Italiane
Clamoroso: l'Antitrust, con provvedimento emesso il 15 dicembre 2011, ha comminato a Poste Italiane una sanzione di 39.377.489,00 Euro per abuso di posizione dominante.Questi i fatti (come ricostruiti dall'Antitrust): a partire dal 2007 Poste Italiane ha sfruttato il proprio potere di mercato detenuto nei servizi postali tradizionali - basato sul servizio di rete integrata-, per entrare nel mercato del servizio "a data e ora certa" e in quello del servizio di notifica attraverso messo.
In particolare, avendo la possibilità di utilizzare la rete già esistente per i servizi tradizionali anche per i servizi sopra citati, ha cominciato a trattare la corrispondenza dei concorrenti e a praticare prezzi "predatori " in loro danno - senza imputare, appunto, il costo della rete perchè già esistente -.
L'obiettivo delle condotte sopra descritte è stato - secondo l'Antitrust - quello di mantenere la propria posizione dominante sul mercato.
Nello specifico, "nel mercato del servizio di recapito ‘a data e ora certa’, Poste Italiane ha dapprima attuato politiche a danno dell’immagine del concorrente Tnt, che aveva lanciato il servizio “Formula Certa”, costruendo, con ingenti investimenti, una rete ‘alternativa’. Il meccanismo messo in atto da Poste prevede che, in caso di corrispondenza dei concorrenti rinvenuta nella propria rete postale, gli invii devono sempre essere restituiti al mittente e non all’operatore concorrente. La restituzione avveniva, inoltre, solo previo pagamento del prezzo pieno pur non fornendo i servizi connessi, diversamente da quanto richiesto ai propri clienti, e a carico del mittente, il tutto da effettuare entro 10 giorni dalla comunicazione: in caso contrario gli invii potevano essere distrutti da Poste Italiane. Il passo successivo di Poste, una volta entrata nel mercato liberalizzato dei servizi a valore aggiunto, è stato quello di adottare strategie di prezzi predatori e offerte selettive offrendo il servizio PostaTime proprio a quei clienti-mittenti dei concorrenti oggetto della procedura di restituzione descritta, sfruttando la rete utilizzata per il servizio universale senza imputare il relativo costo".
Analoga strategia è stata adottata - con lo stesso mezzo e lo stesso fine - in occasione delle gare bandite dal Comune di Milano e da Equitalia del 2008, che avevano ad oggetto " la consegna attraverso messo notificatore di multe e atti amministrativi e il servizio di recapito ‘a data e ora certa’ ".
Ebbene, Poste Italiane è risultata vincitrice della prima gara e di tre lotti su quattro della seconda gara.
L'Authority di vigilanza ha intimato a Poste Italiane di cessare immediatamente i comportamenti oggetto di sanzione e di inviare, nel termine di tre mesi, una relazione illustrativa delle misure adottate per rimuoverli.
Roma, 15 dicembre 2011 Avv. Daniela Conte
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