Quello che sto per raccontarvi è il mio debutto, la mia prima sfilata di Alta Moda Italiana: Antonella Rossi.
Nella splendida cornice della Pinacoteca del Tesoriere, presso Palazzo Patrizi (di fronte la chiesa dei Francesi in Roma), sotto gli sguardi attenti dei tanti personaggi raffigurati nella quadreria del Vasari o di Pietro da Cortona, insieme all’amica attrice e regista Damiana Leone – brillante accompagnatrice dagli ottimi consigli e suggerimenti – avvolti da una musica seducente e sensuale. E quale migliore contenitore per una sfilata sapientemente ispirata all’ultimo mirabile dei Grandi Manieristi fiorentini, Agnolo Bronzino – colui che all’apice del suo sviluppo scuote la prima maniera interpretativa. Nessun tono troppo alto per un livello di raffinatezza impeccabile. Come non pensare a Raffaello e al suo amore per le donne; egli diceva
il pittore ha l’obbligo di fare le cose non come le fa la natura, ma come ella le dovrebbe fare
Parole che si concretizzano nella firma Antonella Rossi e nell’attività della direttrice creativa Giulia Mori.
La collezione A/I 2014/15 mostra colori forti, perlati su tagli lunghi e retrò che si innalzano in colli importanti e carichi di preziosità, sotto l’ispirazione dei ritratti del Bronzino. Un lavoro di sartoria ineccepibile. La Maison che vanta un’attività di oltre 20 anni è fiorentina come il grande manierista, attenta a minuzie e dettagli, coinvolta nella valorizzazione delle proprie radici culturali. Un team tutto al femminile che vede in azione il sapore delle radici nelle mani delle tre figlie dell’apprezzata imprenditrice.
Il Bronzino, grande ritrattista alla corte dei Medici, dall’intelligenza lucida e fredda, mirava a fissare la figura sociale dei suoi modelli e a comporla con quanto, nell’individuo, costituisce il suo essere per gli altri. La collezione di Antonella Rossi si rivela con il medesimo atteggiamento: un insieme di attributi significativi bloccati nell’unità perfetta dell’immagine. A supporto di ciò sono le “sculture da indossare” ovvero pregiatissime realizzazioni elettroformate di oro, argento e perle di Paola Crema, che la stessa definisce con le parole “archeologia immaginaria”.
Nelle mani inoltre borse-gioiello di Roberto Fallani esprimono consuetudine alla finezza e all’eleganza. Di pelle, in oro e argento. Per una sinergia di creazioni tutta toscana.
Acconciature raccolte in piccoli intrecci di capelli fissate direttamente sulla nuca oppure grandi cappelli di KreisiCouture – Houte Couture di Krisztina Reisini – dal design geometrico e chiarissimo, talvolta completati con piccole romantiche rose nella parte superiore.
Se, come scrisse Giulio Carlo Argan, Bronzino regalava ai suoi personaggi supremo elogio – come dire che la persona è il prodotto prezioso di una difficile selezione – così le donne della Collezione A/I 2014/15 di Antonella Rossi sembrano nate per vivere in una società raffinata, intellettualmente superiore.
Il pensiero, inevitabilmente, è rivolto a Valentina e alla grande possibilità che mi ha regalato, passando la responsabilità del blog a me. Per questo la ringrazio e qui, pubblicamente, le dico che le voglio davvero bene. C.F.
Ritratto di Eleonora di Toledo, Agnolo Bronzino, olio su tela, 1543. “I personaggi ritratti da Raffaello sembrano uscire dal Cortegiano di Baldesar Castiglione, quelli del Bronzino dal Galateo di monsignor Della Casa”. G. C. Argan